428 CONDIVISIONI

Egitto, ancora sangue: sgomberata la moschea di al Fatah

Irruzione nella moschea dove c’erano almeno 700 persone. Ieri arrestati mille membri dei Fratelli Musulmani. Secondo un portavoce del governo “stanno innalzando la bandiera di al-Quaeda nel cuore del Cairo”.
A cura di Davide Falcioni
428 CONDIVISIONI
Immagine

Ore 16:30 – Tutti i sostenitori del deposto presidente egiziano Mohammed Morsi che si erano rifugiati nella moschea di al Fatah, nel centro del Cairo, sono stati fatti sgomberare dalla polizia, che tuttavia non avrebbe ancora assunto il totale controllo dell'edificio: lo hanno reso noto fonti della sicurezza.

Ore 13:56 – La polizia ha aperto il fuoco contro un militante barricato all'interno della moschea. Le forze di sicurezza circondano l'edificio, e al suo interno gli "ospiti" si sono allontanati da porte e finestre. Testimoni raccontano di spari e urla provenienti dall'interno.

Ore 13:43 – Il primo ministro egiziano  Hazem el-Beblawi ha proposto di sciogliere legalmente i Fratelli Musulmani. Secondo fonti ufficiali l'idea è "oggetto di studio".

Ore 13:19 – Il giornalista di Democracy Now – Sharif Kouddous – inviato al Cairo ha postato pochi minuti fa sul suo profilo twitter due foto eloquenti scattate all'esterno della moschea. In una si vedono i poliziotti pronti a fare irruzione. Nell'altra le strade che lentamente si riempiono di militanti dei Fratelli Musulmani. C'è tensione nell'aria, anche quella di oggi rischia di trasformarsi in una carneficina.

AGGIORNAMENTO:  La polizia "ha avvertito che prenderà d'assalto la moschea alle 13 se non usciremo prima": lo afferma un comunicato dei pro-Morsi asserragliati da ieri sera nella moschea al Fatah al Cairo. Intanto il partito Libertà e Giustizia – organo politico dei Fratelli Musulmani – ha invitato gli egiziani a recarsi alla moschea per dare man forte alle centinaia di persone chiuse all'interno.

La giornata della Rabbia di ieri, iniziata dopo la preghiera del venerdì, ha lasciato sul campo non meno di 95 vittime, quasi tutti tra le fila dei manifestanti. Tra i morti anche Aman el Badia, figlio della guida dei Fratelli Musulmani, Mahomed. Intanto centinaia di sostenitori dell'ex presidente Morsi sono intrappolati all'interno di una moschea nei pressi di Ramses Square, al Cairo, mentre all'esterno centinaia di militari hanno circondato l'area.  Secondo testimonianza all'interno del luogo di culto ci sarebbero circa 700 persone, tra i quali anche donne e bambini. Un inviato di Al Jazeera ha affermato che all'esterno ci sono "teppisti e uomini delle forze di sicurezza che collaborano". I sostenitori dei Fratelli Musulmani sarebbero fortemente preoccupati delle conseguenze di una loro fuoriuscita dalla Moschea.

Intanto, oltre alle decine di morti, il bilancio della giornata di ieri conta anche centinaia di feriti e più di mille manifestanti arrestati: 558 nella sola Cairo, secondo una comunicato ufficiale del Ministero degli Interni. La moschea di Fateh, dove sono barricate 700 persone, era stata adibita a obitorio e ospedale da campo dagli oppositori del regime militare, che intanto hanno annunciato un'altra settimana di proteste in tutto il Paese.

In un'intervista rilasciata all'emittente Al Jazeera Bader Abdel Atty, portavoce del ministero degli Esteri, ha difeso l'operato delle forze di sicurezza statali, affermando che tra i manifestanti molti erano armati di mitragliatrici: "Stanno innalzando la bandiera di al-Quaeda nel cuore del Cairo", ha affermato prima di ribadire che l'esercito aprirà il fuoco ancora verso chi metterà a rischio le sedi istituzionali. "Stanno sparando contro i civili – ha affermato il membro del governo – e ciò non è ammissibile, per quanto ne so non è una manifestazione pacifica".

428 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views