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Edoardo Rixi si dimette, Giuseppe Conte lo ringrazia “per la sensibilità dimostrata”

Dopo le dimissioni del viceministro Edoardo Rixi, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ringrazia l’esponente leghista “per la sensibilità istituzionale manifestata e per il proficuo contributo fin qui fornito all’attività di governo”: “Desidero inoltre esprimere a lui e alla sua famiglia la mia personale vicinanza, con l’auspicio che le sue ragioni possano prevalere nei successivi gradi di giudizio”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Le dimissioni del viceministro Edoardo Rixi sono state comunicate al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Che ha voluto “ringraziare” l’esponente leghista “per la sensibilità istituzionale manifestata e per il proficuo contributo fin qui fornito all'attività di governo”. Conte, attraverso una nota, commenta: “Il vice ministro Edoardo Rixi mi ha comunicato la sua determinazione a rassegnare le proprie dimissioni dall'incarico di governo, a seguito del pronunciamento nei suoi confronti da parte del Tribunale di Genova. Desidero inoltre esprimere a lui e alla sua famiglia la mia personale vicinanza, con l'auspicio che le sue ragioni possano prevalere nei successivi gradi di giudizio”.

Lo stesso Rixi commenta con un post su Facebook le sue dimissioni e la vicenda giudiziaria: "Sono tranquillo. Ho sempre agito per il bene degli italiani. Conto sull'assoluzione perché non ho mai commesso alcun reato, ma per l'amore che provo per l'Italia e per non creare problemi al governo ho già consegnato nelle mani di Matteo Salvini le mie dimissioni. Ringrazio Matteo Salvini per il nuovo incarico e per la fiducia. Ringrazio le tantissime persone che in questi minuti mi stanno manifestando stima e vicinanza da ogni parte d'Italia".

Rixi era sottosegretario ai Trasporti, ministero guidato dal pentastellato Danilo Toninelli, che interviene su Twitter: “Grazie a Rixi per il lavoro svolto. Il contratto di governo, ancora una volta, si dimostra lo strumento migliore per garantire il cambiamento. Malgrado il mio ministero sia stato falcidiato, andiamo avanti a sbloccare opere e procedure per usare al meglio i soldi dei cittadini”. Toninelli fa riferimento al fatto che entrambi gli esponenti leghisti del suo ministero non occupano più le loro poltrone: né Armando Siri né Edoardo Rixi. Entrambi per motivi giudiziari, seppur in maniera diversa.

Anche il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Michele Dell’Orco, sottolinea questo aspetto: “Dopo caso Siri, arriva condanna per Rixi. Umanamente mi dispiace e spero che risolva positivamente durante il resto del processo. Però il contratto di governo parla chiaro. Ora si proceda velocemente a sostituire i membri del Governo come previsto da accordi scritti nero su bianco. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti deve essere pienamente operativo, inizia a svuotarsi un po' troppo. Nelle prossime settimane cercherò di colmare, nel limiti delle possibilità, ogni ulteriore buco che inevitabilmente si creerà”.

Si espongono sul caso anche altri esponenti del Movimento 5 Stelle, come Carlo Sibilia: “Un sottosegretario del governo (parte Lega) è stato condannato (in primo grado) per peculato a 3 anni e 5 mesi. Nel giro di 15 minuti ha presentato le dimissioni. Il presidente Conte le sta accettando. Meno di un'ora, il caso si chiude e si va avanti nel lavoro. Questo accade grazie alla chiarezza del contratto ideato e proposto da Luigi Di Maio”. Commenta quando accaduto anche il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, ai microfoni di Radio 1: “Atto assolutamente dignitoso. È un avversario politico e se gli contestano queste cose avrà fatto degli errori ma sono personalmente dispiaciuto per la condanna, si è sempre comportato con grande correttezza in questi mesi”.

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