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Perché l’Italia vuole abolire le banconote da 500 euro

L’Italia, insieme a Francia, Spagna, Belgio e Olanda, ha chiesto alla Commissione Ue di eliminare del tutto la banconota da 500 euro, perché le attività delle organizzazioni criminali e l’evasione fiscale. La circolazione di questi biglietti si è progressivamente ridotto negli ultimi anni, dopo che la Banca centrale europea ha deciso di non stamparne più di nuovi a partire dal 1 gennaio 2019.
A cura di Annalisa Cangemi
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Cinque Paesi stanno chiedendo l'eliminazione delle banconote da 500 euro. Si tratta di Italia, Francia, Spagna, Belgio e Olanda, che hanno detto di voler cancellare del tutto le banconote di questo taglio dai circuiti di pagamento, perché incentivano l'evasione fiscale e gli affari illeciti. Lo hanno messo nero su bianco sul Position Paper inviato alla Commissione europea in estate, insieme alla presentazione delle misure per la lotta al riciclaggio, che incluse anche la creazione di un'Autorità antiriciclaggio che il nostro Paese vorrebbe ospitare.

La circolazione delle banconote da 500 euro è già stata drasticamente ridotta, da quando la Banca Centrale Europea ha deciso di interromperne del tutto la stampa. Dal 1 gennaio 2019 infatti l'emissione dei biglietti di questo importo è stata interrotta, proprio per combatter l'evasione e assestare un colpo alle attività delle organizzazioni criminali, come il traffico di droga. Il numero dei biglietti da 500 euro è calato in modo significativo dal 2016. Il Corriere della Sera ricorda che dai 612 milioni di pezzi del gennaio di quell’anno, con un valore di 306 miliardi di euro, se ne contavano 441 milioni nel gennaio 2020, con un controvalore di 220 miliardi di euro. La causa è da ricercare nell'usura dei biglietti, che a poco a poco vengono quindi sostituti da più banconote di taglio più piccolo e di minore valore.

Perché 5 Paesi vogliono dire addio alle banconote da 500 euro

Ma ora questi cinque Paesi vorrebbero eliminare del tutto questi pezzi, nonostante abbiano il pregio di essere particolarmente difficili da falsificare e riprodurre illegalmente. Secondo la rilevazione fatta sulle banconote contraffatte, che risale al secondo semestre del 2019, la percentuale di 500 euro false sul totale delle contraffazioni ritirate dalla circolazione è pari all’1,4%, e cioè circa 4.300 banconote su un totale di centinaia di milioni. E allora perché non risulta conveniente mantenerne l'utilizzo?

Come ricorda il Corriere della Sera il suo valore è troppo elevato: la banconota da 500 euro ha un valore 6 volte superiore a quello della seconda banconota più diffusa al mondo, e cioè il biglietto da 100 dollari su cui è stampata l'immagine di Benjamin Franklin. E questo è un innegabile vantaggio per il  riciclaggio di denaro e in genere per le attività criminali. Il problema era stato già evidenziato dalla Gran Bretagna, quando il Paese era ancora membro dell'Ue. La Serious Organised Crime Agency aveva evidenziato nel 2010 che circa il 90% delle banconote da 500 euro in circolazione nel suo territorio erano nelle mani delle organizzazioni criminali, e per questo gli uffici di cambio avevano smesso di distribuirne.

L'interesse di Francia, Spagna, Belgio e Olanda è quello di garantire una maggiore tracciabilità delle transazioni. Per questo adesso hanno chiesto alla Commissione "di impegnarsi con la Bce per prendere in considerazione ulteriori passi in merito alle banconote da 500 euro, compresa l’introduzione di misure volte a un’eliminazione graduale per consentire la progressiva conversione da parte del pubblico in banconote di taglio più piccolo sotto la supervisione delle banche e della Banca Centrale".

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