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Pensioni di aprile 2023, il pagamento: aumenti e date di Poste Italiane e Banche

Le prossime pensioni verranno accreditate il 3 aprile sui conti bancari. Diverse le date se si è preferita l’erogazione in contanti alle Poste: sarà possibile ritirarle dal 1º aprile al 6 aprile. Vediamo a chi spettano gli aumenti.
A cura di Daniela Brucalossi
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Le pensioni di aprile 2023 saranno disponibili in due momenti diversi, a seconda della modalità di erogazione. Dal  1º aprile al 6 aprile verranno distribuite in contanti agli sportelli postali, all'esterno dei quali dovrebbe essere affissa una turnazione alfabetica consigliata per il ritiro. Mentre per gli accrediti bancari dei trattamenti previdenziali bisognerà aspettare il 3 aprile.

Il mese scorso sono partiti gli aumenti delle pensioni – previsti dal tasso di perequazione per il 2023, fissato al 7,3% – anche per i cedolini con importo superiore a 2.101,52 euro lordi, quattro volte il minimo stabilito. Nel mese di marzo, a questi soggetti sono stati accreditati anche gli arretrati di gennaio e febbraio. I titolari di pensioni inferiori a quattro volte il minimo, invece, hanno ricevuto gli aumenti già a partire dello scorso gennaio. La stessa rivalutazione degli importi sarà prevista anche sulle pensioni di aprile.

Pagamento pensioni di aprile 2023, il calendario di Poste Italiane

Le pensioni di marzo verranno distribuite in contanti dal 1º aprile al 6 aprile agli sportelli postali. All'esterno degli uffici dovrebbe essere affissa una turnazione alfabetica consigliata per il ritiro.

Quando vengono pagate le pensioni di aprile in Banca

I pensionati che hanno scelto l'accredito bancario per ricevere i trattamenti previdenziali vedranno l'accredito lunedì 3 aprile. Infatti, i primi due giorni del mese – sabato e domenica – non sono considerati bancabili.

Come controllare il cedolino della pensione di aprile

Per controllare di quanto è aumentata la propria pensione grazie alla perequazione 2023, è necessario controllare l'importo sul cedolino. Si tratta di un'operazione semplice, eseguibile anche con l'aiuto del personale Caf:

  • effettuare l'accesso alla propria sezione personale sul portale Inps tramite Pin, Spid, Carta d'Identità Elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns);
  • cliccare sulla sezione dedicata del portale;
  • cliccare sull'icona che fa al caso proprio (sono disponibili, ad esempio, i servizi "ultimo cedolino", "confronta cedolino", "modifica dati personali", "recupero Certificazione Unica").

Aumenti pensioni: la tabella della rivalutazione per fasce di importi

Come ogni anno, anche pdr il 2023 è stato necessario stabilire una rivalutazione delle pensioni. A causa dell'alto tasso di inflazione, lo scorso gennaio è scattata una perequazione del 7,3%. Un aumento che, però, non è uguale per tutti. La Legge di Bilancio, infatti, ha definito un sistema a sei fasce per applicare la rivalutazione ai diversi importi delle pensioni:

  • l'adeguamento sarà applicato a pieno (il 100% del 7,3%) sulle pensioni fino a 2.101,52 euro, ovvero fino quattro volte il minimo lordo, fissato a 525,38 euro per tutti e a 600 euro per gli over 75;
  • all'85% del 7,3% (6,2%) tra quattro e cinque volte il minimo lordo (quindi tra 2.101,52 e 2.626,90 euro);
  • al 53% del 7,3% (3,9%) tra cinque e sei volte il minimo lordo (tra 2.627 e 3.152 euro);
  • al 47% del 7,3% (3,4%) tra sei e otto volte il minimo (tra 3.152 e 4.203 euro);
  • al 37% del 7,3% (2,7%) tra otto e dieci volte il minimo (tra 4.203 e 5.254 euro);
  • al 32% del 7,3% (2,3%) oltre dieci volte il minimo (sopra 5.254 euro).

Mentre i titolari delle pensioni fino a quattro volte il minimo hanno ricevuto l'aumento già sul cedolino di gennaio 2023, coloro che percepiscono più di 2.101,52 euro lordi hanno dovuto aspettare il mese di marzo, quando hanno visto l'accredito anche degli arretrati corrispondenti ai primi due mesi dell'anno.

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