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Pagamento Assegno Unico a marzo 2023: i nuovi aumenti e le date di accredito Inps

L’Assegno Unico verrà erogato entro il 15 marzo per tutti tranne che per i genitori che percepiscono anche l’Rdc, che lo riceveranno partire dal 27 marzo. Vediamo a chi non arriveranno gli aumenti previsti per il 2023 e cosa fare per ottenerli.
A cura di Daniela Brucalossi
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L'Assegno Unico per i figli di marzo comincerà a essere erogato entro il 15 del mese a tutti i titolari. A partire dal 27 marzo, invece, toccherà agli accrediti dei genitori che sono anche titolari di Reddito di Cittadinanza: in questo caso l'assegno verrà erogato sotto forma di integrazione all'Rdc sull'apposita carta di Poste Italiane. Queste le dati ufficiali indicate dall'Inps per il pagamento mensile, anche se a febbraio sono stati segnalati diversi ritardi nei pagamenti dell'Auu.

Sulla tranche di marzo peserà il significativo aumento dell'assegno per alcuni percettori, previsto nella Legge di Bilancio 2023.  L'incremento sarà del 50% per i figli di età inferiore a un anno,  per i bambini da uno a tre anni nelle famiglie che contano tre o più figli a carico (ma solo in presenza di un Isee fino ai 40mila euro), e sempre del 50% la maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico (passerà da 100 a 150).

Ma non tutti gli aventi diritto vedranno l'aumento – e gli arretrati di gennaio e febbario – nel mese di marzo.  Per ottenerli, infatti, bisognava presentare la nuova DSU e gli altri documenti necessari per ottenere l'Isee aggiornato entro il 28 febbraio. Per chi non ha eseguito questa operazione, sarà necessario presentare i documenti entro il 30 giugno per ottenere tutti gli arretrati a partire da gennaio. In caso di mancata presentazione, verrà erogato solo l'importo base dell'assegno, senza aumenti.

Assegno unico marzo 2023: calendario pagamenti su carta Rdc e Conto Corrente

A marzo l'Assegno Unico sarà erogato in due tranche distinte:

  • entro il 15 marzo sul conto bancario dei normali aventi diritto;
  • dal 27 marzo, sotto forma di integrazione, sulla carta Rdc dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza.

Di quanto aumenta l'Assegno Unico da marzo 2023 e per chi

A partire da questo mese l'Assegno Unico aumenterà per le famiglie numerose e con figli piccoli, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2023. Su questa mensilità verranno accreditati anche gli arretrati di gennaio e febbraio.  In particolare l'assegno aumenterà:

  • del 50% per i figli di età inferiore a un anno;
  • del 50% per i bambini da uno a tre anni nelle famiglie che contano tre o più figli a carico, ma solo in presenza di un Isee fino ai 40mila euro;
  • del 50% la maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico (passerà da 100 a 150).

Le cifre finali di accredito, ovviamente, non saranno uguali per tutti. Gli aumenti saranno calcolati su importi variabili in base alla condizione economica, all'età e al numero dei figli e a eventuali situazioni di disabilità.

Già a febbraio tutti gli assegni unici degli aventi diritto hanno percepito una rivalutazione dell'8,1%, un tasso definito dall'Inps con il ministero dell'Economia che corrisponde alla variazione media annua dell'Indice nazionale dei prezzi al consumo calcolato dall'Istat. L'importo minimo è passato da 50 a 54,1 euro, mentre l'importo massimo da 175 a 189,2 euro. Sono cambiate anche le fasce Isee per determinare l'importo spettante. Ad esempio, la soglia più bassa, sotto la quale spetta la cifra massima è passata da 15mila a 16.215 euro. Mentre la soglia più alta, oltre la quale si riceve solo l'importo minimo ha subito una variazione da 40mila a 43.240 euro.

Cosa fare se non è stato rinnovato l'Isee per l'Assegno Unico

Se il genitore a cui spettano gli aumenti previsti in Legge di Bilancio non ha rinnovato l'Isee entro il 28 febbraio scorso non vedrà l'incremento della cifra sull'assegno di marzo. Potrà però rimediare presentando la nuova DSU e gli altri documenti necessari per ottenere l'Isee aggiornato entro il prossimo 30 giugno. In questo modo potrà ricevere anche tutti gli arretrati a partire dal mese di gennaio. Invece, aggiornando l'Isee dopo il 30 giugno, comincerà a ricevere gli aumenti ma non gli arretrati.

Per ottenere l'aumento bisogna compilare e presentare all'Inps la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) – un documento che indica i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali aggiornati di un nucleo familiare – sul sito dell'Inps oppure presso un Caf o un patronato. In base a questa documentazione l'Istituto potrà rilasciare l'Isee entro pochi giorni. A quel punto, l'aumento scatterà il mese successivo il rilascio.

Come controllare i pagamenti dell'Assegno Unico Inps

In ogni caso, sia che il genitore abbia rinnovato l'Isee entro il 28 febbraio, sia che lo debba fare nei prossimi mesi, è sempre consigliabile controllare i pagamenti mensili dell'Auu.  Anche per venire a conoscenza di eventuali ritardi nell'accredito. L'operazione da effettuare è molto semplice:

  • accedere alla sezione personale Fascicolo previdenziale del cittadino” del portale Inps;
  • una volta dentro, cliccare sulla voce "Prestazione"
  • cliccare sulla voce "Pagamenti";
  • selezionare l'anno in corso, il 2023.
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