L’inflazione a marzo frena ancora, ai minimi dal 2010

A marzo in Italia l’inflazione subisce un nuovo rallentamento dopo quello registrato a febbraio. Secondo le stime preliminari dell’Istat questo ulteriore rallentamento, il sesto consecutivo, è dovuto soprattutto alla frenata della crescita su base annua dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati, vale a dire i carburanti. Secondo le rilevazioni dell’istituto di statistica, infatti, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività a marzo aumenta dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell'1,7% nei confronti di marzo 2012, mentre a febbraio era +1,9%. Si tratta inoltre del tasso più basso dal novembre del 2010. Anche i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza, come cibo e benzina, subiscono un aumento inferiore rispetto al mese scorso.
Il cosiddetto Carrello della spesa aumenta dunque dello 0,1% su base mensile e del 2,0% su base annua, ma rallenta rispetto al 2,4% del mese scorso. Sul calo, come fa notare l’Istituto di statistica nazionale, incide soprattutto il prezzo della benzina che su base annua sale dell'1,1%, in decisa frenata rispetto a febbraio, quando aveva fatto registrare un +3,3%, mentre la variazione tendenziale registrata per il gasolio per mezzi di trasporto è addirittura negativa, segnando un calo dello 0,5%. A contribuire invece all'aumento congiunturale dell'indice sono i rialzi su base mensile dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona.