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Come modificare il modello 730 precompilato 2021: istruzioni, come accedere e documenti necessari

A partire dal 19 maggio 2021 è possibile modificare e integrare le informazioni del 730 precompilato. Il contribuente può accettare il modello così com’è oppure, autonomamente o tramite Caf, patronato e professionista abilitato, ha la possibilità di modificare eventuali informazioni errate all’interno del documento o integrarlo con eventuali dati mancanti. Vediamo in che modo modificarlo e inviarlo.
A cura di Daniela Brucalossi
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Da oggi, 19 maggio 2021, è possibile accettare e inviare il 730 precompilato oppure modificare il modulo che è disponibile per la consultazione sul sito dell'Agenzia delle Entrate già dallo scorso 10 maggio. Il contribuente, autonomamente o tramite Caf, patronato e professionista abilitato, ha la possibilità di modificare eventuali informazioni errate all'interno del documento o integrarlo con eventuali dati mancanti. Oppure può scegliere di non affidarsi al modello precompilato della dichiarazione dei redditi e presentarla in modalità ordinaria svolgendo la procedura abituale (ovvero sottomettendo ai soggetti terzi delegati tutti i documenti necessari). In alternativa, è possibile accettare il documento in tutte le sue parti e inviarlo così com'è. Vediamo più nel dettaglio come modificare e inviare il 730 precompilato.

Come modificare il modello 730 precompilato: istruzioni e documenti

Il contribuente può consultare il modello 730 precompilato accedendo all'Area Riservata del sito dell'Agenzia delle Entate tramite Spid, Carta d'Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi. A questo punto, autonomamente oppure delegando Caf, patronati e professionisti abilitati, ha la possibilità di modificare eventuali informazioni errate all'interno del documento o integrarlo con eventuali dati mancanti. Oppure può scegliere di non affidarsi al modello precompilato della dichiarazione dei redditi e presentarla in modalità ordinaria svolgendo la procedura abituale. Per modificare il 730 precompilato basta cliccare sul tasto "modifica" e, una volta eseguite le correzioni, è sufficiente salvare. Il vantaggio di inviare il 730 precompilato così come presentato è che il contribuente non sarà più sottoposto a controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate. In caso di modifiche al modello 730 precompilato, bisognerà però conservare tutti i documenti necessari che attestino la detraibilità o deducibilità delle spese indicate all'interno del modello.

Come accedere e inviare il 730 precompilato: le scadenze

Se si accetta il 730 precompilato così com'è, basta "cliccare il tasto "invia" per presentarlo. In caso di modifiche o integrazioni al documento, sia in modo autonomo che con l'aiuto di patronati, Caf  o professionisi, è sufficiente cliccare il taso "modifica", apportare i cambiamenti necessari, cliccare il tasto "salva" e, infine, inviare il documento cliccando il tasto "invia" (bisogna ricordare che il termine ultimo per presentare questo documento è il 30 settembre 2021).  Anche i sostituti d’imposta, i Caf o i professionisti abilitati saranno tenuti a rispettare alcune scadenze. Dovranno, infatti:

  • entro il 15 giugno 2021: rilasciare la ricevuta dell’avvenuta presentazione della dichiarazione da parte del contribuente per le dichiarazioni presentate entro il 31 maggio; controllare la regolarità formale del 730 presentata dai contribuenti ed effettuare il calcolo delle imposte; trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione e consegnare al contribuente la copia della dichiarazione Mod. 730 e il prospetto di liquidazione Mod. 730-3. La stessa operazione sarà effettuata in tranche entro il 29 giugno, il 23 luglio, il 15 settembre e il 30 settembre.
  • a partire da luglio ed entro novembre (solo i sostituti d’imposta) : trattenere le somme dovute per le imposte o effettuare i rimborsi. In caso di rateizzazione dei versamenti di saldo e degli eventuali acconti devono trattenere la prima rata. Le ulteriori rate, maggiorate dell’interesse dello 0,33 per cento mensile, le tratterranno dalle retribuzioni nei mesi successivi. Se la retribuzione è insufficiente per il pagamento delle imposte tratterranno la parte residua, maggiorata dell’interesse nella misura dello 0,4 per cento mensile, dalle retribuzioni dei mesi successivi.
  • entro il 10 novembre: i Caf e i professionisti abilitati devono verificare la conformità dei dati esposti nella dichiarazione integrativa, effettuare il calcolo delle imposte e consegnare al contribuente la copia della dichiarazione Mod. 730 integrativo e il prospetto di liquidazione Mod. 730-3 integrativo; infine, comunicare al sostituto il risultato finale della dichiarazione e trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate le dichiarazioni integrative.
    I sostituti d’imposta, invece, devono aggiungere alle ritenute le somme dovute a titolo di acconto per l’Irpef. Se la retribuzione è insufficiente per il pagamento delle imposte tratterranno la parte residua, maggiorata dell’interesse nella misura dello 0,4 per cento mensile, dalla retribuzione del mese di dicembre.
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