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“Ecco il mio numero”, biglietto galante alla barista prima della rapina in Posta: arrestato

Il rapinatore non ha resistito a corteggiare la barista del locale nei pressi dell’ufficio postale da rapinare, lasciando anche il suo nome e il numero di telefono su un tovagliolino. “Questo è il mio numero. Pasquale. Sei bella vorrei conoscerti” ha scritto. Per i carabinieri quindi è stato facile rintracciarlo e arrestarlo.
A cura di Antonio Palma
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Probabilmente stava pensando da tempo a quel colpo in Posta e aveva preparato con cura anche il momento e le modalità con le quali sarebbe entrato in azione per la rapina. Purtroppo per lui, però, sulla strada si è imbattuto in un improvviso colpo di fulmine per una ragazza che gli ha fatto abbassare la guardia e finire in cella. È la singolare storia di un rapina avvenuta all'ufficio postale di Acqui Terme, nell'Alessandrino, il 14 febbraio scorso e resa nota nelle scorse ore dai carabinieri che infine hanno rintracciato e arrestato il rapinatore.

Pochi minuti prima di entrare in azione, infatti, il malvivente si è fermato in un bar nei pressi dell'ufficio postale e qui non ha resistito a corteggiare la barista in servizio rendendosi cosi facilmente identificabile. Non solo, dopo il primo approccio infatti è andato anche oltre presentandosi col suo nome e lasciando addirittura una nota scritta su un tovagliolo del locale col suo recapito telefonico.  "Questo è il mio numero. Pasquale. Sei bella vorrei conoscerti”, c'era scritto sul bigliettino improvvisato. Un traccia inconfondibile che ha permesso ai militari dell'arma di rintracciarlo in pochissimo tempo e arrestarlo per la rapina che gli era fruttata 4mila euro di bottino. Dopo la sosta la bar infatti, l'uomo si era finto un normale cliente e poi, arrivato alle casse, aveva tirato fuori un coltello facendosi consegnare la somma dall'impiegato. Poi si era allontanato come se nulla fosse cercando di prendere il treno per tornare a Torino dove risiedeva.

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