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Ebola, il Movimento 5 Stelle: “Il virus è già in Europa”

Il gruppo europarlamentare del Movimento 5 Stelle lancia l’ennesimo allarme sulla presenza di ebola in Europa.
A cura di Davide Falcioni
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E' destinato a far discutere l'ennesimo post sull'ebola ospitato sul blog di Beppe Grillo. L'appello, a firma del Movimento 5 Stelle Europa, lancia l'ennesimo allarme sull'epidemia arrivando a sostenere che sia già arrivata in Europa: si tratta, in realtà, di una notizia che al momento non ha trovato riscontri tra le fonti ufficiali, ma che anzi finora è sempre stata smentita categoricamente. L'ultima volta martedì in Italia, quando una donna da poco rientrata da un viaggio in Nigeria aveva mostrato sintomi simili a quelli provocati dal micidiale virus. Per questa ragione, in ottemperanza ad una direttiva europea, la donna era stata trasferita all'ospedale Torrette di Ancona, dove le erano stati effettuati dei prelievi biologici. Le analisi avevano dimostrato che non si trattava di ebola, bensì di malaria, una malattia molto semplice da curare in Italia e comunque non trasmissibile da uomo a uomo.

Di seguito, invece, il post odierno ospitato sul blog di Beppe Grillo:

"Una stretta di mano, un bacio sulla guancia, un rapporto sessuale: per contrarre il virus dell'Ebola basta poco. Dopo 7-10 giorni arrivano i primi sintomi che corrodono l'anima. Diarrea, vomito, congiuntivite prima, poi arrivano delirio, shock e perdita di sangue. Infine la morte. Tutto questo non è un film genere splatter, succede a pochi km dall'Europa. Anzi succede già in Europa. Noi siamo preoccupati e non prendiamo sottogamba questa pandemia. L'Ebola ha già provocato 1.900 morti in tutto il mondo. Eppure non si fa nulla di concreto per prevenirla. Se per l'influenza aviaria e la Sars l'allarme mediatico e politico era stato al massimo, oggi l'ebola passa sotto silenzio. Eppure facendo una macabra comparazione del numero dei decessi, Sars e Aviaria hanno ucciso molto meno. L’Ebola, a differenza loro, uccide 9 pazienti su 10. Se lo prendi, muori. Secondo Medici senza Frontiere il numero dei morti di Ebola è sottostimato poiché le fonti sanitarie dei Paesi africani non registrano i cadaveri che non hanno un riscontro del virus tramite un test in laboratorio. Un vaccino, se ci fosse, salverebbe le vite umane, ma i vaccini gonfiano anche le tasche delle case farmaceutiche. Ecco, non vorremmo che l'Ebola fosse considerata una pandemia di serie B proprio perché non c'è ancora un vaccino efficace da vendere. La Commissione europea ha stanziato 147 milioni di euro per aiutare i Paesi africani. Noi temiamo che questi soldi vadano nelle mani sbagliate, quelle della burocrazia e dei potentati locali. Bisogna invece migliorare la sicurezza alimentare, l'approvvigionamento idrico e le strutture igienico-sanitarie. Bisogna aiutare la gente che sta male. Nel frattempo, cosa fa la Commissione per prevenire questa grave minaccia per la salute pubblica anche in Europa? Noi chiediamo che faccia pressioni sul Consiglio europeo affinché invii una raccomandazione a tutti i Paesi membri, Italia compresa, per far presto e aumentare al massimo tutte le misure di prevenzione. L'Ebola può essere emarginato. Con o senza farmaci."

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