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Earthrise: la foto che cambiò il mondo veniva scattata 50 anni fa, alla vigilia di Natale

Era il 24 dicembre 1968, e l’uomo si ritrovava per la prima volta a guardare la Terra da un’altra prospettiva: a compiere questa rivoluzione fu William Anders, uno dei membri dell’equipaggio dell’Apollo 8, scattando una “semplice” fotografia passata alla storia con il nome di “Earthrise”. Un’immagine che ancora oggi, a distanza di mezzo secolo, è considerata una delle più importanti di sempre.
A cura di Federica D'Alfonso
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"Earthrise" è la fotografia scattata da William Anders il 24 dicembre 1968, divenuta famosa come "il sorgere della Terra".
"Earthrise" è la fotografia scattata da William Anders il 24 dicembre 1968, divenuta famosa come "il sorgere della Terra".

Sono trascorsi esattamente 50 anni da quando William Alison Anders scattava una delle fotografie che hanno cambiato il mondo: o per meglio dire, il modo in cui l’uomo fino a quel momento aveva guardato al Mondo. Era il 24 dicembre 1968: la navicella con a bordo Anders, Frank Borman e James Lovell si trova in orbita attorno alla Luna quando, improvvisamente, l’equipaggio si trova davanti ad uno spettacolo senza precedenti. Fu allora, in un attimo durato il tempo di uno scatto fotografico, che il nostro modo di guardare il mondo è cambiato per sempre: grazie ad Earthrise, il “sorgere della Terra”.

È questo il nome con cui è conosciuta l’AS8-14-2383HR, la fotografia scattata cinquant'anni fa dall'equipaggio dell’Apollo 8 che mostra la Terra da una prospettiva del tutto nuova: il globo terrestre appare parzialmente avvolto dall'oscurità, lontano, mentre in primo piano è perfettamente riconoscibile la superficie lunare. Per secoli l’uomo aveva immaginato, sognato, disegnato e guardato al cielo per ammirare la Luna: quel 24 dicembre del 1968 accadde letteralmente il contrario.

“The View from the Moon” e l’Apollo 8

L'equipaggio dell'Apollo 8: da sinistra, William Anders, James Lovell e Frank Borman.
L'equipaggio dell'Apollo 8: da sinistra, William Anders, James Lovell e Frank Borman.

La missione Apollo 8 è stata la prima dotata di un vero equipaggio ad orbitare intorno al satellite: fra le altre mansioni, i membri avevano il compito di scattare fotografie ad alta risoluzione della superficie lunare. Quello che invece è accaduto è stata la possibilità di immortalare la prima alba terrestre mai vista. Quando, il 20 gennaio 1969, la rivista Life pubblicò la serie fotografica realizzata dall'Apollo 8 con il titolo “The View from the Moon”, per l’uomo fu come guardarsi per la prima volta allo specchio. Nel 2003 la stessa rivista Life ha inserito Earthrise nella lista delle 100 fotografie che hanno cambiato il mondo, insieme al terribile fungo atomico di Nagasaki del 1945 e all'Unknown Rebel di piazza Tienanmen del 1989.

“Guarda laggiù! La Terra sta venendo fuori…”: è l’esclamazione di sorpresa di William Anders nel momento in cui si rese conto di cosa stava accadendo, quel 24 dicembre. Poco meno di un anno dopo l’uomo metterà per la prima volta piede sulla Luna: un avvenimento epocale, che ha cambiato per sempre il nostro rapporto con ciò che ci circonda.

Poter toccare con mano (o mettere piede, è il caso di dire) qualcosa che fino a quel momento l’uomo aveva percepito come lontano ed irraggiungibile, tanto da alimentare sogni, mitologie e leggende fin dalla notte dei tempi, fu una conquista inarrivabile. Ma nel lungo viaggio che ha portato l’uomo a scoprire l’universo attorno a lui, un passo decisivo è stato del tutto inaspettato: la possibilità di poter vedere da un’altra prospettiva se stesso.

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