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È morto il giornalista Piero Ostellino: direttore del Corriere della Sera dal 1984 al 1987

Malato da un po’ di tempo, il giornalista è scomparso all’età di 82 anni. Assunto a via Solferino nel 1967, è stato corrispondete da Mosca e Pechino prima di diventare direttore. Dal 2015 scriveva per Il Giornale.
A cura di Redazione
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Piero Ostellino.
Piero Ostellino.

Il giornalista Piero Ostellino è morto all'età di 82 anni. Ex direttore del Corriere della Sera tra il giugno 1984 e il febbraio 1987, ha lavorato per il quotidiano di via Solferino dal 1967 al 2015, quando è poi approdato a Il Giornale. Nato a Venezia nel 1935, Ostellino si laurea in Scienze Politiche all'Università di Torino. Qui è tra i fondatori del Centro di ricerca Luigi Einaudi. Assunto al Corriere, diventa dopo pochi anni corrispondete da Mosca in un mondo fortemente caratterizzato dal confronto tra Usa e Urss. Da questa esperienza nascerà uno dei suoi tanti libri, Vivere in Russia edito da Rizzoli nel 1977.

Ostellino diventa poi corrispondente da Pechino nel 1979, dove testimonia gli sforzi della Cina per il passaggio all'era post-Mao Tze-Tung, caratterizzata da importanti riforme strutturali. Questa nuova, importante esperienza – mai solo giornalistica – è al centro di "Vivere in Cina", nuovo lavoro editoriale pubblicato nel 1981 sempre da Rizzoli. Nel frattempo l'Urss si avvicina al suo tramonto come superpotenza, sancito poi simbolicamente dalla Caduta del muro nel 1989. Intanto Ostellino registra la stagnazione dell'Impero sovietico nel saggio "In che cosa credono i russi?", del 1982. Due anni dopo Ostellino diventa direttore del Corriere della Sera, incarico che ricoprirà fino al 1987. Rappresentante autorevole del pensiero liberale, Ostellino sostiene con passione la necessità di riformare l'Italia in senso meno dirigista e statalista.

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