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È Lorenzo Major, campione mondiale di paraclimbing, l’uomo trovato morto a Viareggio

Lorenzo Major, campione mondiale di paraclimbing, è stato trovato morto questa mattina a Viareggio (Lucca) in un parcheggio vicino all’ingresso dell’Agenzia delle Entrate. Una tragedia dai contorni ancora da chiarire: l’ipotesi prevalente al momento è quella del suicidio, ma si attende l’autopsia per chiarire le dinamiche che hanno causato il decesso.
A cura di Susanna Picone
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È Lorenzo Major, campione mondiale di paraclimbing, l’uomo trovato morto all’alba di venerdì nel parcheggio davanti all’ingresso del palazzo dell’Agenzia delle Entrate e di altri uffici a Viareggio (Lucca). Major, quarantottenne originario di Ferrara e residente a Forlì, è stato trovato sulla sedia a rotelle accanto alla sua auto intorno alle 6 da una persona che stava andando al lavoro e che lo ha notato di fronte all'edificio, in via Libeccio. Sul posto si sono precipitati gli agenti di polizia del locale commissariato e un’ambulanza, con il medico che non ha potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso dell’uomo. Una tragedia, quella di Viareggio, dai contorni ancora da chiarire. Gli unici elementi filtrati sinora parlano di colpi alla testa esplosi da una pistola poi ritrovata a terra, di fianco al cadavere. L’ipotesi prevalente al momento è quella del suicidio, ma si attende l'autopsia per chiarire le dinamiche che hanno causato il decesso del campione paralimpico. Al momento non sono stati rinvenuti messaggi o biglietti che confermino la pista del suicidio dell’uomo, che da poco era diventato anche papà. Le indagini sono condotte dal commissariato di Viareggio, coordinato dal sostituto procuratore Antonio Mariotti.

Sotto choc il mondo dello sport paralimpico. A quanto ricostruito in queste ore, Lorenzo Major era in Toscana perché stava partecipando al raduno con la Nazionale in vista della Coppa del Mondo di scherma in carrozzina. Prima dell'incidente in moto che gli provocò una paraplegia permanente all’età di 31 anni, Major era un agonista di alto livello nelle arti marziali. Poi aveva scoperto lo sport paralimpico per rilanciarsi. “Un grave lutto ha colpito il mondo paralimpico e quello dell’arrampicata sportiva”, si legge sul sito della Federazione Arrampicata Sportiva Italiana: “Da sempre appassionato di sport, ha iniziato praticando le arti marziali. A 31 anni poi l'incidente motociclistico che gli ha causato la paraplegia permanente. Questo non ha interrotto la sua carriera di sportivo e ha calcato podi nazionali e internazionali, passando dal kayak al tiro a segno, dal basket al paratriathlon e alla pesistica paralimpica, dall’handbike fino ad arrivare all'arrampicata sportiva, nella quale ha conquistato il titolo di campione del Mondo nel 2014”.

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