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E il grillino Colletti denuncia alla Procura il “patto del Nazareno”

Il deputato del Movimento 5 Stelle Andrea Colletti annuncia di aver presentato un esposto denuncia agli organi competenti “affinché provvedano ad accertare l’esistenza e il contenuto del Patto del Nazareno fra Renzi e Berlusconi”.
A cura di Redazione
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Come parzialmente ammesso anche dai diretti interessati, da qualche settimana il “patto del Nazareno scricchiola” o, per meglio dire, sembrano più lontani i tempi della perfetta sintonia fra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi sui temi delle riforme strutturali ed istituzionali (in particolare per quel che riguarda la revisione della legge elettorale). Del resto, sul contenuto del patto circolano da tempo miti, leggende e ricostruzioni più o meno verosimili: in materia c’è ormai una sconfinata letteratura che si arricchisce giorno dopo giorno di nuove ipotesi e di surreali aneddoti.

L’ultimo tassello arriva dal deputato del Movimento 5 Stelle Andrea Colletti che annuncia di aver depositato “un esposto-denuncia alla Procura di Roma affinché provveda(no) ad accertare l'esistenza e il contenuto del Patto del Nazareno fra Renzi e Berlusconi”. Colletti, citando una serie di pareri di editorialisti, retroscenisti e commentatori politici, chiede di verificare se il patto sia servito a “pilotare illegittimamente le riforme in atto nel Paese e a decidere chi nominare come futuro inquilino del Quirinale, trasformando la nostra Repubblica democratica in una dittatura mascherata”. Ma non basta, perché, nella lettura del deputato grillino, il Patto del Nazareno ha avuto effetti evidenti in una serie di passaggi chiave nella vita democratica del Paese. Nell’ordine (ogni capo è poi oggetto di una lunga dissertazione nella denuncia completa, visionabile qui):

  • La legge elettorale, “oggetto privilegiato del Patto”
  • Le riforme costituzionali, “il cui vero regista è il plenipotenziario Denis Verdini”
  • La giustizia penale, in vista di un “armistizio giudiziario” funzionale a Berlusconi
  • Le nomine della Corte Costituzionale e del Csm, “legata alla riforma della giustizia”
  • La nomina del nuovo Presidente della Repubblica

Il ragionamento di Colletti si conclude poi con la richiesta di intervento della Procura per "accertare se tali fatti costituiscano il vero" e nel caso se sussistano eventuali "reati penali" e a chi siano imputabili.

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