E Casini toglie il suo nome dal simbolo dell’UDC…
L'annuncio dovrebbe essere dato oggi dal segretario Lorenzo Cesa nel discorso di apertura della festa del partito, tuttavia la notizia ha praticamente i crismi dell'ufficialità: alle prossime elezioni sul simbolo dell'Unione di Centro la scritta Casini sarà sostituita dalla parola Italia. La decisione, presa dall'ufficio politico e rilanciata da siti ed agenzie, sembra venire incontro alla volontà di mandare un segnale chiaro agli elettori, evitando riferimenti personali e rilanciando il tema della responsabilità e della affidabilità del partito centrista. Del resto già il fermento intorno alla possibilità di presentarsi alle urne come "Partito della Nazione" sembrava riflettere l'intenzione di presentarsi come il "partito dell'unità nazionale e della responsabilità di governo", idea alla base del sostegno convinto all'esecutivo guidato da Mario Monti. Poi la parziale marcia indietro sul progetto, legata anche alle difficoltà di riuscire a chiudere accordi di programma, senza dimenticare le problematiche legate alle trattative sulla legge elettorale.
Ovviamente non si tratta di una diminutio per Pierferdinando Casini. Tutt'altro, dal momento che il leader centrista è al centro di una serie di "progetti politici di ampio respiro" e rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per un partito che i sondaggi continuano a segnalare stabilmente intorno al 6%. Un partito che però ha la necessità di chiarire al proprio elettorato quale linea intende seguire dopo la chiusura della parentesi tecnica, esplicitando (forse proprio a Chianciano) quella convergenza post – elettorale con il tandem Sinistra e Libertà – Partito Democratico e spiegando anche in che modo "scenderà a compromessi" sul piano programmatico – ideologico. O, in seconda battuta, provando a rilanciare quel patto per la ricostruzione dell'area moderata che, solo pochi mesi fa, sembrava obiettivo alla portata di Casini e soci.
