622 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Dramma nel carcere di Sanremo, agente in servizio estrae l’arma e si toglie la vita

L’estremo gesto intorno alle 8 del mattino di domenica, poco dopo l’inizio del turno. Il 48enne sovrintendente capo della Polizia penitenziaria si è allontanato dai colleghi e si è tolto la vita in un’area adiacente alla struttura carceraria. A ritrovarlo cadavere sono stati i colleghi che erano andati a cercarlo.
A cura di Antonio Palma
622 CONDIVISIONI
Immagine

Dramma nella prima mattinata di domenica nel penitenziario di Sanremo. Un agente di custodia si è allontanato dai colleghi, poi ha improvvisamente estratto la sua arma d'ordinanza e si ucciso sparandosi un colpo alla testa  letale. La vittima è un sovrintendente capo della Polizia penitenziaria di 48 anni originario della Sardegna. L'uomo. sposato e padre di due figlie, questa mattina aveva da poco iniziato il suo turno in carcere quando si è consumata la tragedia. L'estremo gesto intorno alle 8 nei pressi di una struttura adiacente al carcere. Coma ha reso noto Donato Capece, segretario generale del sindacato SAPPE, infatti, "l’uomo, D.M., aveva appena iniziato il turno di servizio in carcere ma si è poi allontanato e si è tolto la vita". Quando i colleghi son andati a cercarlo ormai per lui non c'era più nulla da fare.

Il 48enne era riverso sul sedile della propria auto, accanto a lui pare sia stato ritrovato un biglietto di spiegazioni. Sul luogo della tragedia è accorsa anche la polizia scientifica per i rilievi del caso. “Un grande uomo, un ottimo poliziotto penitenziario e sindacalista della UIL. Siamo davvero molto scossi da questa funesta notizia. Il nostro pensiero corre immediatamente ai familiari cui intendiamo far pervenire i sentimenti del nostro più vivo cordoglio. Ci stringiamo a loro e siamo vicini ai colleghi di Sanremo” ha dichiarato il collega dell’uomo Fabio Pagani, segretario regionale UIL Polizia penitenziaria. "Non abbiamo alcuna cognizione dei motivi che hanno indotto Demetrio a questo gesto estremo. Intendiamo osservare un rispettoso ed ossequioso silenzio, ma sicuramente questa ennesima tragedia non aiuta il personale penitenziario a trovare la necessaria serenità", ha concluso il sindacalista

"Pur essendo importante evitare strumentalizzazioni, è fondamentale e necessario comprendere e accertare quanto hanno eventualmente inciso l'attività lavorativa e le difficili condizioni lavorative nel tragico gesto estremo posto in essere dal poliziotto. Non può essere sottaciuto ma deve anzi seriamente riflettere la constatazione che dal 1997 ad oggi sono stati complessivamente più di 145 i poliziotti penitenziari che si sono tolti la vita. Non sappiamo se era percepibile o meno un eventuale disagio che viveva il collega. Quel che è certo è che sui temi del benessere lavorativo dei poliziotti penitenziari l'Amministrazione Penitenziaria e il Ministero della Giustizia sono in colpevole ritardo, senza alcuna iniziativa concreta" denunciano invece dal Sappe

622 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views