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Dramma a Silea, uccide il marito della figlia a fucilate dopo una lite e si barrica in casa

Omicidio a Silea, in provincia di Treviso: un uomo di 90 anni ha ucciso a fucilate il genero 60enne davanti agli occhi della figlia e della nipote, poi si è barricato in casa. Alla base del delitto ci sarebbe stata una lite tra i due, ma accertamenti sono in corso per stabilire dinamica e movente della tragedia.
A cura di Ida Artiaco
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Dramma familiare a Silea, in provincia di Treviso, dove questa mattina, domenica 19 maggio, intorno alle 09:30 un uomo ha aperto il fuoco contro il marito della figlia e si è poi barricato in casa. Sul posto sono giunte immediatamente le forze dell'ordine, mentre la moglie della vittima, e la figlia della coppia, che sarebbero state presenti al momento della tragedia, sarebbero state trasferite in ospedale in stato di choc. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, pare che un 90enne abbia utilizzato un fucile per uccidere il genero, l'imprenditore Paolo Tamai, tra i 50 e i 60 anni d'età, colpendolo alla testa, al termine di una lite in una abitazione di via Nerbon. Ma la dinamica dei fatti è ancora da confermare, così come il movente, anche se è certo che il delitto si sia consumato al culmine di una accesa discussione tra i due.

Il killer, Giovanni Padovan, dopo essersi barricato in casa, si è consegnato alle forze dell'ordine giunte sul luogo del delitto ed è stato portato in caserma per l'interrogatorio del caso. Sotto choc tutta la comunità locale per quanto successo, compreso il sindaco di Silea, Rossella Cendron che, appena avuta la notizia, si è recata sul posto. "È una giornata triste – ha dichiarato -, ora non possiamo fare altro che stringerci intorno a tutta la famiglia Tamai".

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