3 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Dopo Las Vegas la mossa della Nra: prime restrizioni sull’uso delle armi potenziate

Mossa a sorpresa della National Rifle Association, la potente lobby delle armi Usa, che dopo la strage di Las Vegas ha chiesto di rivedere i regolamenti sui dispositivi che permettono ai fucili semiautomatici di funzionare come quelli completamente automatici.
A cura di Susanna Picone
3 CONDIVISIONI
Immagine

Ogni volta che negli Stati Uniti si registra un massacro di massa si riaccende la polemica sull’eccessiva diffusione di pistole e fucili nel Paese. E anche in questo caso, dopo la strage di Las Vegas compiuta dal 64enne Stephen Paddock, democratici e repubblicani hanno iniziato a discutere sull’opportunità di un giro di vite contro le armi facili. E se il presidente Donald Trump a poche ore dal massacro ha detto che non è questo il momento di discutere di armi, in queste ore è arrivata una mossa a sorpresa da parte della National Rifle Association, la maggiore lobby delle armi da fuoco degli Stati Uniti. La Nra si è inaspettatamente espressa a favore di maggiori restrizioni sul possesso di dispositivi che permettono ai fucili di aumentare la frequenza dei proiettili sparati. Ha cioè dichiarato che i “bump stock”, dispositivi legalmente in vendita che appunto permettono ai fucili semiautomatici di funzionare come quelli completamente automatici, richiedono una regolazione più severa e ha invitato i legislatori a stabilire se i dispositivi rispettino la legge federale. Nella stanza dell’hotel di Las Vegas da cui ha sparato Stephen Paddock sono stati trovati diversi fucili semiautomatici su cui erano stati montati dei “bump stocks”.

La Nra si è sempre opposta all’introduzione di qualsiasi controllo sulla vendita e il possesso delle armi

“La Nra ritiene che dispositivi ideati per consentire a fucili semiautomatici di sparare come fucili completamente automatici debbano essere soggetti a ulteriori regolamenti”, è quanto affermano in una nota congiunta Wayne LaPierre e Chris Cox, i due massimi dirigenti della maggiore lobby delle armi da fuoco Usa. Anche se sicuramente piccolo, è questo forse il primo passo in avanti da parte della lobby delle armi che da sempre fa campagna contro maggiori controlli sulla vendita di armi di fuoco. “Sappiamo che membri di entrambi i partiti e diverse organizzazioni stanno pianificando di studiare i bump stocks e altri dispositivi”, ha detto intanto la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, intervenendo sulla questione.

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views