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Doping, che scandalo in Nuova Zelanda: 80 atleti coinvolti

La maggioranza degli atleti coinvolti sarebbero rugbisti, tra questi, però, non figurano né componenti gli All Blacks, né atleti olimpionici, ma è chiaro che vi sono invischiati alcuni atleti in età scolare.
A cura di Marco Beltrami
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Quello del doping è un tema purtroppo molto caldo nel mondo dello sport. Dopo l'esclusione della Russia dalle Olimpiadi invernali 2018 per il cosiddetto "doping di Stato", anche la Nuova Zelanda è stata letteralmente sconvolta da una vicenda che ha visto coinvolto addirittura 80 atleti, che avrebbero fatto uso di sostanze proibite. La maggioranza di questi sarebbero rugbisti,  ma non è da escludere un allargamento a macchia d'olio dello scandalo.

Scandalo doping in Nuova Zelanda, dove nasce l'inchiesta

A riferire il tutto ci ha pensato il New Zealand Herald. Tutto è partito dall'organismo di regolamentazione medica Medsafe, con un'indagine sulle medicine che ha portato all'arresto e alla detenzione di Joshua Francis Townshend, che con ben 129 capi d'imputazione ai sensi della legge sulle medicine è stato condannato a due anni dal tribunale distrettuale di Christchurch. Townshend mescolava, confezionava e vendeva clenbuterolo e altri steroidi anabolizzanti dalla sua casa di Christchurch, utilizzando principalmente il sito clenbuterol.co.nz. Un portale che è stato chiuso dopo che però tutto il suo database con i nomi dei clienti fosse reso disponibile agli inquirenti.

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Più di 80 atleti coinvolti

Ecco allora che l'indagine successiva ha portato al coinvolgimento di 80 atleti. Tra le prime vittime dell'indagine, sono stati il giocatore di cricket Adam King e il giocatore di rugby Hawkes Bay Adam Jowsey già puniti con una squalifica di 2 anni. Ad una seconda scansione dei dati poi sono sbucati tutti gli altri colpevoli: oltre 100 clienti affiliati a organizzazioni sportive nazionali.

Nessun coinvolgimento dei rugbisti degli All Blacks

A fare il punto della situazione ci ha pensato l'amministratore delegato della Nuova Zelanda Sport, Peter Miskimmin che ha dichiarato: "E' un enorme campanello d'allarme". Tanti gli sportivi e gli sport coinvolti, anche se la porzione più significativa è quella legata al rugby con più del 40%. Tra gli atleti che dovranno fare i conti con la giustizia però non ci sono al momento né componenti gli All Blacks (la squadra nazionale di Rugby), né atleti olimpionici, ma è chiaro che vi sono invischiati alcuni atleti in età scolare

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