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Donna uccisa a Budrio. Confessa il marito: “L’ho ammazzata, mi aveva rimproverato”

Svolta nelle indagini per l’omicidio di Anna Lisa Cacciari, la pensionata ex fioraia trovata ammazzata lunedì nella sua casa di Armarolo di Budrio. Athos Vitali, 69enne, ha confessato di averla uccisa con due coltellate al termine di una discussione.
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A cura di Biagio Chiariello
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Arriva il clamoroso colpo di scena nel caso dell’omicidio di Anna Lisa Cacciari, la 65enne trovata morta lunedì nella sua casa in aperta campagna ad Armarolo di Budrio, in provincia di Bologna. La Procura locale ha infatti sottoposto a fermo il marito, Athos Vitali: misura che sarà sottoposta a convalida del Gip. Era stato proprio l’uomo a scoprire il corpo senza vita della consorte. Interrogato dagli inquirenti, aveva spiegato di essere uscito intorno alle 7 del mattino per poi rincasare circa alle 10,30. Quindi la scoperta choc: la vittima – il cui corpo era nel tinello – aveva almeno due ferite, di cui una nella schiena, da arma da taglio.

La confessione del marito – Il 69enne, fermato nella notte, ha quindi ammesso le proprie responsabilità riferendo agli inquirenti, hanno spiegato i carabinieri, di una lite avuta con la moglie per futili motivi degenerata con il fatto di sangue quando la moglie è stata colpita con due fendenti inferti con un coltello da cucina. Dopo l'omicidio, lo ha lavato e rimesso nel ceppo con gli altri coltelli. L'arma sarà ora fatta esaminare dal Ris. Sembra che la moglie lo avesse rimproverato perché era in ritardo.  L'uomo ha poi detto di essere uscito dalla villetta e, dopo un giro in macchina, avere fatto ritorno in tarda mattinata, fingendo di trovare in quel momento il corpo della moglie riverso a terra. "In 40 anni saranno state un paio le volte in cui abbiamo davvero litigato" ha detto ancora l'uomo durante la confessione.

L'ipotesi della rapina finita male – Nella casa non erano stati rinvenuti segni di colluttazione né di effrazione, ma mancherebbero suoi effetti personali. In particolare il portafogli della 65enne con dentro 300 euro, tanto che gli inquirenti avevano cominciato ad avvalorare l'ipotesi della rapina finita male, scartata inizialmente. Ma i carabinieri in questi giorni hanno sentito a lungo il marito, così come gli altri familiari, e acquisito i tabulati telefonici di tutti i parenti della 65enne.

Analisi a 360° – "Si sta indagando sia vicino che lontano, nell’hinterland, per capire le dinamiche che hanno portato a questo gravissimo fatto delittuoso", ha detto il Comandante della Legione Carabinieri Emilia-Romagna, il generale Adolfo Fischione: "I Carabinieri si stanno dando molto da fare – ha aggiunto – per avere un quadro completo delle dinamiche che hanno portato a questo omicidio".

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