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Donna incinta con grave melanoma oculare salva grazie ai medici di Torino

La malattia era stata diagnosticata in Svizzera ma in quel paese un oncologo oculare di fama internazionale aveva rinunciato a operare la donna. Il Cto di Torino ha invece accettato la sfida e l’operazione si è conclusa con successo.
A cura di Davide Falcioni
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Una giovane donna al sesto mese di gravidanza e affetta da una rara forma di melanoma oculare è stata sottoposta a un delicato intervento che si è concluso con la completa eradicazione della malattia senza conseguenze sul feto. L'operazione è stata possibile grazie alla collaborazione, per la prima volta, tra la Città della Salute e l'Oftalmico di Torino, che ha visto impegnate sul caso numerose specialità. Una conferma dell'eccellenza sanitaria Torinese: la malattia era stata diagnosticata in Svizzera ma in quel paese un oncologo oculare di fama internazionale aveva rinunciato a operarla. Il Cto di Torino ha invece accettato la sfida: l'intervento è stato coordinato dal dottor Luciano Arturi, responsabile del servizio di Chirurgia Orbito-palpebrale. Coinvolti il Servizio di gravidanze a rischio del Sant'Anna, la Radiodianostica universitaria delle Molinette, l'Anestesia e la Rianimazione del Cto e, appunto, l'oculistica dell'ospedale Oftalmico

Il cancro di cui era affetta la donna, di 28 anni e alla ventottesima settimana di gravidanza, colpisce all'occhio e nelle donne incinte meno dello 0,4% delle pazienti affette da melanoma in gravidanza. Vista la grandissima rarità del caso, l'Oftalmico di Torino aveva invitato la paziente a recarsi da un luminare svizzero, che però aveva rinunciato ad effettuare l'intervento chirurgico. La giovane non si è persa d'animo e dopo essere rientrata in Italia, l'Oftalmico ha affidato il proseguimento cure alla chirurgia orbito-palpedrale del Cto per la possibilità di una stretta collaborazione con l'attiguo nosocomio ostetrico-ginecologico Sant'Anna. Assai importante si è rivelata la collaborazione con tutte le specializzazioni che hanno reso possibile l'intervento, condotto nella massima garanzia di proseguire in modo sicuro la gravidanza. Il bimbo non ha subito alcuna ripercussione e la sua nascita avverrà al termine naturale.

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