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Donna incinta avvelenata a Bologna, la madre del compagno: “E’ un bravo ragazzo”

La madre dell’uomo accusato di aver avvelenato la fidanzata incinta all’ottavo mese: “E’ un bravo ragazzo, non so che pensare”.
A cura di D. F.
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"E' un bravo ragazzo, non so che pensare". A parlare, in un'intervista rilasciata a Pomeriggio 5, è la madre dell'uomo fermato con l'accusa di aver avvelenato la compagna incinta all'ottavo mese in provincia di Bologna. La donna ha aggiunto: "Io non so come sta, io non l'ho visto, forse lo vedrò domani. Lei la conosco bene, veniva spesso da noi. Cosa dirò a mio figlio? Ci penserò poi".

Nel frattempo le condizioni della donna incinta continuano ad essere gravi: è ricoverata dal 2 giugno presso l'ospedale Maggiore di Bologna in prognosi riservata mentre il suo fidanzato è in carcere. In un primo momento si temeva che la 34enne avesse ingerito soda caustica accidentalmente finita nella bottiglia di una bibita gasata, ma esami più approfonditi hanno appurato che si trattava di detersivo per lavastoviglie. Il responsabile del tentato avvelenamento è ritenuto il suo fidanzato di 35 anni: "Il movente non è ancora chiaro, detto questo la procura non intende fornire ulteriori particolari rispetto alla donna e al figlio che ha in grembo", ha spiegato nei giorni scorsi il procuratore aggiunto di Bologna,Valter Giovannini. A quanto pare l'uomo avrebbe tentato di avvelenare la compagna proprio perché non desiderava quella gravidanza. La procura ha chiesto la convalida del fermo per lesioni gravissime e la custodia cautelare in carcere per l’uomo che ha confessato in lacrime.

Dal canto sua la vittima – una 34enne di Bazzano – aveva accusato malori pochi minuti dopo aver sorseggiato una bevanda gassata. In un primo momento si era pensato a un incidente, ma esami più approfonditi hanno evidenziato che si è trattato molto probabilmente di un atto doloso compiuto per sbarazzarsi di un figlio non desiderato. Il feto, tuttavia, sembra non aver riportato gravi conseguenze e non correrebbe alcun pericolo.

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