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Dl Sicurezza, migranti con permesso umanitario cacciati dal Cara: alcuni sono finiti per strada

In ottemperanza al Dl Sicurezza recentemente approvato dal Parlamento in via definitiva, 24 migranti ospiti del Cara di Isola Capo Rizzuto in possesso di permesso umanitario sono stati costretti ad abbandonare la struttura per ordine della prefettura di Crotone. Alcuni di loro sono finiti per strada.
A cura di Charlotte Matteini
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In ottemperanza al Dl Sicurezza recentemente approvato dal Parlamento in via definitiva, la prefettura di Crotone ha emesso un provvedimento che ha costretto 24 migranti a lasciare il Cara di Isola Capo Rizzuto. Nonostante i migranti siano in possesso del permesso di soggiorno umanitario, non potranno più beneficiare del sistema di prima accoglienza o degli Sprar e al momento una parte di queste 24 persone si trova per strada, altri invece sono stati accolti dalla Croce Rossa e da alcune associazioni della rete solidale.

"La situazione prelude ad un Natale abbastanza complicato perché quelli di ieri sono soltanto i primi che hanno pagato gli effetti della legge Salvini”, ha spiegato il presidente della Croce Rossa di Crotone Francesco Parisi al Fatto Quotidiano. "Abbiamo messo a disposizione le nostre strutture dove sono andati a dormire due donne ivoriane, vittime della tratta, e una famiglia composta da una bambina di sei mesi, il padre del Ghana e la madre nigeriana e addirittura incinta di tre mesi. Noi abbiamo dato ospitalità a 5-6 persone. Alcune associazioni della rete solidale di Crotone si sono fatte carico altri migranti. Alcuni però non hanno trovato un alloggio ed è possibile che abbiano dormito per strada. Non è facile, nell’immediato, trovare luoghi per ospitare tutti. Non abbiamo nemmeno avuto il tempo per organizzarci. Abbiamo avuto la notizia addirittura la mattina. È stato il prefetto ad aver chiesto una mano a sua eccellenza il vescovo perché non sapeva dove far dormire queste persone. In 12 ore si è attivata la macchina organizzativa: ovviamente non si è riusciti a rispondere in maniera efficace e comunque completa. Si è tenuto conto delle situazioni più importanti come quella della famiglia che starà lì fino a quando non troveremo qualcosa di più dignitoso”.

"Gli abbiamo dato un tetto e un po’ di calore. Ma sono strutture che sono prive di cucina e quant’altro. Abbiamo immediatamente comprato una culla da campeggio per la bambina, uno scalda biberon, gli abbiamo fornito il latte, mangeranno alla mensa della Caritas di Padre Pio. Nel frattempo ci stiamo muovendo, ma va trovata una soluzione. Momentaneamente sono 24 migranti, ma la prossima settimana altri verranno raggiunti da questo provvedimento e si stima un numero intorno alle 90 persone. E sono soltanto i primi perché altri avranno la stessa sorte. Il decreto sicurezza prevede che venga data accoglienza a coloro i quali hanno fatto richiesta di permesso di soggiorno per asilo politico e non più per motivi umanitari. Di conseguenza perdono il diritto all’accoglienza e a transitare negli Sprar”, prosegue Parisi.

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