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Dl semplificazioni, Luigi Di Maio: “Agevolazioni per imprenditori che aspettano soldi da Stato”

Il vicepremier Luigi Di Maio annuncia l’arrivo della norma Bramini per gli imprenditori: “Se sono in ritardo con i pagamenti, il fondo di garanzia del Mise gli garantirà i pagamenti in modo da non fargli saltare i conti dell’azienda. Se sono imprenditore e lo Stato non mi paga non posso fallire perché non riesco a pagare la rate dei prestiti e non mi possono pignorare la casa”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Per il vicepremier Luigi Di Maio l'approvazione in Consiglio dei ministri del Dl semplificazioni "è una buona notizia per imprese e imprenditori e per chi sta aspettando di cambiare tante cose in questo Paese". Il ministro per lo Sviluppo economico Luigi Di Maio, è intervenuto in diretta Facebook al termine del Cdm a Palazzo Chigi. "Oggi in cdm – ha spiegato – abbiamo approvato un decreto legge che come primo articolo ha la cosiddetta ‘Legge Bramini': gli imprenditori che aspettano soldi dallo Stato e lo Stato non li paga avranno delle agevolazioni dallo Stato. Se sono in ritardo con i pagamenti, il fondo di garanzia dello Stato, il fondo del Mise, gli garantirà i pagamenti in modo da non fargli saltare i conti dell'azienda". Il vicepremier penstastellato vuole dare insomma a una risposta a chi ha crediti con lo Stato, ma si trova in difficoltà. La legge prende il nome dall'imprenditore Sergio Bramini, fallito nonostante avesse un credito di 4 milioni di euro nei confronti dello Stato. Di Maio ha rivendicato poi l'abolizione del Sistri, "che ha reso la vita un inferno alle imprese", e del registro unico del lavoro, "un adempimento che avrebbe solo creato problema agli imprenditori". 

Inoltre nel decreto, che arriverà domani in Gazzetta Ufficiale, è prevista la norma contro il pignoramento della casa agli imprenditori da parte dei creditori: "non gli potranno pignorare la casa, è assurdo. Adesso ci sarà una nuova legge con cui finalmente aiutiamo gli imprenditori che devono avere i soldi dallo Stato a non perdere la casa". 

Nello specifico la norma prevede modifiche al Codice di procedura civile in materia di esecuzione forzata nei confronti dei soggetti creditori della pubblica amministrazione. In particolare la legge stabilisce che quando il debitore "documenta di essere titolare di crediti nei confronti di pubbliche amministrazioni risultanti dalla piattaforma elettronica per la gestione telematica del rilascio delle certificazioni, per un ammontare complessivo pari o superiore allimporto dei crediti vantati dal creditore procedente e dai creditori intervenuti, il giudice dell'esecuzione", con il decreto di esproprio, "dispone il rilascio dell'immobile pignorato per una data compresa tra il sessantesimo e novantesimo giorno successivo a quello della pronuncia del medesimo decreto".

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