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Di Maio terrà una lezione ad Harvard e parlerà della democrazia diretta in salsa 5 Stelle

Il vicepresidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio, è atteso mercoledì 3 maggio ad Harvard per tenere una lezione sul Movimento 5 Stelle e sulla democrazia diretta.
A cura di Charlotte Matteini
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Come annunciato qualche settimana fa dal quotidiano La Stampa, questo pomeriggio il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio è partito per gli Stati Uniti d'America alla volta di Harvard. "Di Maio atterrerà a New York e si muoverà tra la Grande Mela, Boston, dove sarà ospite dell’università di Harvard, e Washington dove l’obiettivo grosso del M5S è incontrare Donald Trump in persona. Già una volta Di Maio era stato costretto ad annullare la trasvolata negli States […] A giorni invece è attesa la bozza del programma di interventi ad Harvard, la prestigiosa università dove Di Maio parlerà di democrazia diretta e della piattaforma Rousseau affidata a un imprenditore privato, Davide Casaleggio, per definire il piano di governo partecipato dagli attivisti. Di Maio ovviamente non potrà sfuggire agli interrogativi internazionali che gli verranno posti, soprattutto dopo il voto in Francia", scrisse La Stampa a inizio aprile.

La celebre università americana del Massachusetts ha invitato l'esponente di punta del Movimento 5 Stelle a tenere una lezione incentrata sulla democrazia diretta e, ovviamente, sul M5S presso l'Ash Center della Harvard Kennedy School. La lezione è fissata per mercoledì 3 maggio, come lo stesso Di Maio annuncia con un post su Facebook. "Domani parto per gli Stati Uniti. Mercoledì sarò alla Harvard University. Insieme a studenti e docenti parleremo del MoVimento 5 Stelle – la prima forza politica italiana – e del ruolo della democrazia diretta in Italia. È stato un onore ricevere il loro invito e non nascondo l'emozione. Spero di portare la voce di tutti gli italiani", ha scritto ieri il vicepresidente della Camera. Nel pomeriggio di oggi, invece, ha pubblicato un altro post descrivendo in maniera leggermente più approfondita l'evento e diffondendo la locandina realizzata per presentare la lezione: "In partenza per gli Stati Uniti.  Proverò a raccontarvi tutti i momenti di questo viaggio da questa pagina, fuso orario permettendo. Interverrò alla Harvard University per raccontare l'esperienza del Movimento 5 Stelle, la storia della nostra comunità di cittadini che ad un certo punto della vita di questo Paese, ha scelto di metterci la faccia e iniziare a cambiare le cose".

Concludendo, Di Maio lancia una stoccata allo scrittore Roberto Saviano, che questa mattina ha aspramente criticato l'invito a Di Maio da parte della Harvard University: "Il protagonista principale della polemica (quella relativa alle ong che operano nel Mediterraneo, ndr), il Vice Presidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio, domani terrà una conferenza all'Harvard Ash Center for Democratic Governance and Innovation. Gli suggerirei un tema di discussione molto attuale, di interesse anche negli Stati Uniti, e cioè questo: come, in una democrazia evoluta, la cultura del sospetto e il cinismo delle classi dirigenti possono produrre una indegna miscela di disinformazione e razzismo, le cui vittime sono gli ultimi, i deboli e coloro che provano a risollevarne le sorti e a salvarne le vite. Una volta tanto potrebbe sfoggiare enorme competenza", scrive Saviano, al quale Di Maio replica: "C'è un signore che è ossessionato da me. Continua a fare tweet su ogni cosa che faccio. Anche su questa trasferta ad Harvard. Se ne faccia una ragione, il problema delle ONG esiste. E non lo potrà coprire con qualche citazione di Carlo Levi. Noi andremo fino in fondo".

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