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Di Battista: “Sindacati hanno distrutto il Paese. Camusso? Si candiderà col PD”

Il deputato del MoVimento 5 Stelle sottoscrive la linea Di Maio sui sindacati: “Assieme ai partiti sono responsabili della distruzione del Paese”. E sulla legge elettorale attacca: “Mattarella non firmi, è un’accozzaglia contro di noi”.
A cura di Redazione
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Le roventi polemiche relative al giudizio tranchant del candidato premier del MoVimento 5 Stelle sui sindacati sembrano destinate a riaprirsi dopo le dichiarazioni rese da Alessandro Di Battista nel corso della trasmissione televisiva di RaiTre In Mezz'ora. Per il deputato grillino, infatti, "i grandi sindacati hanno smesso da anni di difendere gli interessi dei lavoratori" e pensano più a fare politica in Parlamento, diventando così "responsabili della distruzione del Paese, come i partiti politici". Un legame, quello fra politica e sindacato, che per Di Battista non risparmierà neanche la segretaria generale della CGIL (che aveva risposto duramente a Di Maio proprio ai nostri microfoni): "Voglio proprio vedere se prima o poi Susanna Camusso non sarà candidata in Parlamento nelle liste del Partito Democratico".

Di Battista ha poi toccato una serie di punti all'ordine del giorno della polemica politica, in primo luogo la discussione intorno allo ius soli: "La nostra posizione non cambia, ci siamo astenuti alla Camera e lo faremo al Senato, qualora la legge vi dovesse arrivare, ma non sarà così. È incredibile però il fatto che il PD dia la colpa a noi, quando non riesce nemmeno a portare la legge in Aula. E vorrei capire in che paese siamo se un membro del Governo fa lo sciopero della fame a ore contro una scelta dell'esecutivo… Si dimetta se ha un minimo di onestà intellettuale".

Per il deputato grillino, poi, le mosse del Parlamento sulla legge elettorale sono un chiaro attacco al MoVimento 5 Stelle, anzi un vero e proprio "colpo di stato istituzionale": "Visto che noi non facciamo alleanze, hanno fatto una legge elettorale che premia le coalizioni contro il Movimento 5 Stelle. Mi auguro che Mattarella non la firmi".

Infine, un passaggio sulle dinamiche interne al MoVimento 5 Stelle: "Non sono geloso di Luigi Di Maio, l'ho anche votato come candidato premier del MoVimento 5 Stelle. Io mi vedo più come un battitore libero. Lombardi candidata alla Regione Lazio? Una parlamentare di altissimo spessore, ma toccherà ai cittadini scegliere il nostro candidato".

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