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Di Battista: “M5S e Vaticano sono buoni vicini. Condividiamo posizioni simili su molti temi”

Replicando all’apertura espressa questa mattina dal direttore del quotidiano cattolico Avvenire, il deputato Alessandro Di Battista ha dichiarato che M5S e Vaticano sono “buoni vicini, ognuno con la propria autonomia”.
A cura di Charlotte Matteini
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Replicando alle posizioni espresse in un'intervista concessa al Corriere della Sera dal direttore del quotidiano Avvenire, Marco Tarquinio, il deputato pentastellato Alessandro Di Battista ha dichiarato all'agenzia di stampa Ansa che il Movimento 5 Stelle e il Vaticano sono "dei buoni vicini, ognuno con la propria autonomia. Ma vedere che le nostre linee politiche, portate avanti dal primo giorno che siamo entrati in Parlamento, sono condivise, senz'altro ci fa piacere". Proseguendo, Di Battista ha aggiunto: "Il Movimento 5 Stelle ha preso posizione dal primo giorno su una serie di temi, come quello delle chiusure domenicali fino alla lotta alla povertà, alla pace e alla mondialità e fa piacere che ci sia tutto un mondo che le condivide. Io sono cristiano e cattolico e sono convinto che, ad esempio, la legge sul testamento biologico sia il minimo sindacale". Per quanto riguarda i rapporti con il sindaco di Roma Virginia Raggi e Papa Francesco, il deputato ha sostenuto che da parte del Movimento 5 Stelle "c'è assoluta voglia di dialogo", sottolineando inoltre che sulla questione legata all'Imu sui beni ecclesiastici "non credo che ci sia stata frizione, c'è stata anche una dichiarazioni da parte di Papa Francesco in merito".

Durante l'intervista, il direttore del quotidiano Avvenire, rispondendo al giornalista che chiedeva se il Movimento 5 Stelle potesse essere considerato un interlocutore per il mondo cattolico nel futuro, ha risposto: "Lo è già. Sono tanti i cattolici che partecipano alle iniziative del Movimento. Se guardiamo ai grandi temi (dal lavoro alla lotta alle povertà), nei tre quarti dei casi abbiamo la stessa sensibilità", aggiungendo: "La sintonia è forte sulla lotta alle povertà e sul valore della partecipazione. Per contro, non riesco a capire come possano portare fino alle estreme conseguenze il loro concetto di libertà su temi eticamente sensibili come quello del fine vita e dell’eutanasia".

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