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Detenuto ucciso in carcere a Sassari, agente condannato all’ergastolo: “Sono innocente”

La Corte d’appello di Sassari ha ribaltato la sentenza di primo grado e condannato al massimo della pena l’agente penitenziario e i due detenuti imputati per l’omicidio di Marco Erittu, un altro recluso trovato senza vita in una cella del carcere di San Sebastiano e la cui morte inizialmente fu archiviata come suicidio.
A cura di Antonio Palma
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Ribaltando completamente la sentenza di primo grado, che si era conclusa con una assoluzione, la Corte d'appello di Sassari ha condannato alla pena dell'ergastolo l'agente penitenziario Mario Sanna, ritenendolo responsabile, insieme ai detenuti Pino Vandi e Nicolino Pinna, per l'omicidio di un altro recluso, Marco Erittu, trovato senza vita nel 2008 in una cella del carcere di San Sebastiano a Sassari. La morte di Erittu, avvenuta per strangolamento con una coperta, inizialmente fu archiviata come suicidio ma il caso fu riaperto improvvisamente nel 2011 a seguito delle dichiarazioni spontanee di Giuseppe Bigella, un altro detenuto dello stesso carcere sardo. Bigella, in carcere per l’omicidio a coltellate di una gioielliera durante una rapina nel 2005, ha raccontato di aver partecipato in prima persone all'assassinio di Erittu con l’aiuto di Pinna e su commissione di Pino Vandi ma soprattutto con la collaborazione dell’agente Sanna.

Secondo Bigella, condannato con rito abbreviato dal gup di Cagliari a 14 anni di carcere, il delitto sarebbe maturato nell'ambito della mala sassarese  che aveva ordinato di mettere a tacere Erittu perché sapeva troppe cose. In primo grado i tre imputati però vennero tutti assolti anche perché pare che la vittima in passato avesse manifestato la volontà di uccidersi e per questo era stato rinchiuso anche in una cella particolare. In appello la giuria popolare presieduta dalla giudice Plinia Azzena ha deciso invece di accogliere le richieste del pg Gian Carlo Moi condannando l'agente e gli altri due accusati al massimo della pena.

Una decisione che ha soppeso e sconvolto Sanna che alla lettura della sentenza, preso dalla disperazione, ha urlato un Aula: "Io sono innocente dottoressa. Sono innocente. Nella mia vita ho fatto solo del bene. Queste sono calunnie. Calunnie gratuite. Io ho girato tutta l'Italia combattendo contro i malavitosi e questo è il premio". Con sanna era sttai rasicntai in tirbuane anche altri due coleghi con l'accusa di favoreggiamento ma entrambi son stati assolti per prescrizione del reato come aveva chiesto la stessa accusa.

Prima che la giuria emettesse il verdetto anche Nicolino Pinna aveva rilasciato una dichiarazione spontanea ribadendo la sua estraneità ai fatti.  “Volevo sottolineare che conoscevo bene Erittu, siamo cresciuti assieme, era un mio amico, ed ero amico di tutta la sua famiglia. Io non sono un violento, non sono mai stato condannato per atti di violenza. Dopo il carcere mi stavo rifacendo una vita, e adesso ho perso tutto. Avevo aperto un bar, e ho dovuto svenderlo, ho perso la mia famiglia. Ho perso tutto”.

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