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Detenuto assume pillola in carcere e ha erezione per 91 ore: “Ho danni permanenti”

L’uomo di 32 anni accusa gli agenti di custodia di aver ignorato le sue richieste di aiuto medico provocandogli danni permanenti e per questo chiede ora un risarcimento milionario.
A cura di A. P.
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Dopo aver ingerito una pillola che gli aveva fornito illegalmente un altro detenuto che si trovava in cella con lui, aveva accusato una erezione improvvisa, persistente e dolorosa ma quando si è rivolto agli agenti di custodia questi lo hanno ignorato lasciandolo così per ben 91 ore e finendo per causargli problemi perenni all'organo. Per questo Dustin Lance, un uomo statunitense di Wilburton, nello Stato dell'Oklahoma, ora ha trascinato in tribunale tutti i responsabili della prigione della Contea di Pittsburg, dove era stato rinchiuso nel 2016, chiedendo un risarcimento danni per 5 milioni di dollari.

L'uomo afferma di aver subito un danno permanente dopo che gli addetti della prigione hanno ignorato le sue preghiere di assistenza medica mentre stava soffrendo per la continua erezione. I guai sarebbero iniziati il 15 dicembre quando ingerì una pillola offerta da un altro detenuto. Poco dopo l'erezione che sarebbe durata quasi quattro giorni. Lance ha spiegato che già il giorno successivo aveva fatto presente agli agenti che stava soffrendo di un "dolore insopportabile" all'organo ma di essere stato ignorato.

Solo il 19 dicembre però  i poliziotti si sono decisi ad accompagnarlo all'ospedale regionale di McAlester, dove però i medici hanno dichiarato di non essere in grado di trattare la patologia indicando un trasferimento del paziente a Tulsa. Gli agenti però avrebbero ricondotto in carcere l'uomo, informando di superiori che infine hanno disposto per il 32enne la libertà vigilata per farsi curare a sua spese.

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