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Delitto Gloria Rosboch: torna libera Caterina Abbattista, la mamma di Gabriele Defilippi

Revocate le misure cautelari per Caterina Abbattista, accusata di aver coperto il figlio nell’omicidio dell’insegnante di Castellamonte. Il procuratore capo di Ivrea aveva chiesto per la donna almeno l’obbligo di non avvicinarsi al paese dei genitori di Gloria ma la sua richiesta non è stata accolta.
A cura di Susanna Picone
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Caterina Abbattista è ora una donna libera. Imputata per concorso nell’omicidio volontario della professoressa di Castellamonte Gloria Rosboch, la mamma del già condannato Gabriele Defilippi non dovrà più sottostare alla misura dell’obbligo di dimora a Gassino. È quanto hanno stabilito i giudici della Corte d’Assise a Ivrea al termine dell’udienza del processo nel quale la donna – l’unica delle tre persone accusate del delitto di Gloria Rosboch ad aver scelto il dibattimento – deve difendersi dall’accusa di omicidio. “Tenuto conto del lungo periodo cautelare da lei sofferto, del comportamento sempre osservante agli obblighi, nonché delle numerosissime autorizzazioni ad allontanarsi dall’attuale regime di obbligo di dimora concesse all’imputata, le esigenze cautelari devono ritenersi grandemente attenuate, sicché al controllo e al monitoraggio dell’imputata sia, allo stato, sufficiente la sola misura dell’obbligo di firma una volta alla settimana, alla polizia giudiziaria”, è quanto ha detto il presidente della Corte in aula. Da parte sua, il procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando aveva dato parere negativo alla revoca della misura cautelare. Da questo momento in poi Caterina Abbattista potrà circolare ovunque, anche a Castellamonte, paese per il quale il pm aveva chiesto l’inibizione in virtù del fatto che lì vivono i genitori della donna uccisa.

Gabriele Defilippi e Roberto Obert condannati per l'omicidio di Gloria

Oltre a Caterina Abbattista, le altre due persone accusate del delitto della professoressa di Castellamonte sono il figlio, Gabriele Defilippi, e l’amante-complice di quest’ultimo, Roberto Obert: entrambi gli uomini sono già stati condannati in primo grado, al termine di un processo celebrato in abbreviato, rispettivamente alle pene di 30 e 19 anni. Da quanto ricostruito nel corso del processo, Defilippi – ex allievo della professoressa – aveva convinto Rosboch a prelevare 187.000 euro dal conto per consegnarglieli con la promessa di andare a vivere insieme in Costa Azzurra. Poi però il ragazzo era scappato coi soldi e Rosboch lo aveva denunciato per truffa. Quei soldi avrebbero portato all’omicidio nel gennaio 2016, quando Defilippi e Obert fecero salire in macchina la donna e Gabriele la strangolò. Arrestato pochi giorni dopo il ritrovamento del cadavere di Rosboch, il giovane ha confessato l’omicidio durante il processo.

La mamma di Gabriele: "Con l'omicidio non c'entro"

"Sono qui in tribunale per dimostrare che con l'omicidio non c'entro. A mio figlio Gabriele ho sempre insegnato a comportarsi bene. Se poi lui ha preso una strada sbagliata non posso farci nulla", ha detto oggi in aula Caterina Abbattista. Questa mattina in tribunale sono sfilati alcuni testimoni che hanno raccontato diversi episodi legati al figlio Gabriele. La prossima udienza è in programma il 20 febbraio.

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