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Definisce i poliziotti “Puffi” su Facebook, multa da 160 euro

L’uomo identificato e multato con una sanzione di 160 euro per diffamazione, con l’aggravante della reiterazione.
A cura di Antonio Palma
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Quando ci si riferisce ad un agente di polizia in servizio bisogna stare sempre attenti ai termini soprattutto se si sta scrivendo su Facebook e tutti possono leggere. Lo ha capito a sue spese un automobilista tirolese, denunciato e multato per diffamazione dalla polizia austriaca a seguito di alcuni post su Facebook in cui definiva gli agenti "Puffi". Era la mattina dell'11 febbraio quando l'uomo, al volante della sua auto a sud di Innsbruck, si è imbattuto in una volante intenta nei controlli di velocità. A quel punto ha pensato che i suoi amici avrebbero dovuto saperlo e poco dopo ha aperto Facebook, scrivendo sulla sua pagina: "Nella direzione di Innsbruck ci sono due puffi con l'autovelox in attesa di buoni clienti".

Ma non era tutto: solo poche ore dopo l'automobilista si è imbattuto in un altro autovelox, questa volta vicino alla Strada per il Brennero e anche in questa occasione ha pensato di avvertire gli amici scrivendo:  "Ci sono due Puffi davanti alla Shell che scattano foto, per favore fate una faccina sorridente per lo scatto". Questa volta però il suo messaggio è stato letto anche dagli agenti che lo hanno rintracciato e multato per un totale di 160 euro per diffamazione, con l'aggravante della reiterazione. Come scrive la Tiroler Tageszeitung, l'uomo contesta la contravvenzione perché sostiene che il termine "Puffi" non è offensivo, ma solo uno scherzo innocuo ed è pronto a fare ricorso.

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