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Decreto immigrazione, Salvini: “Rispetteremo la Costituzione, ma non siamo fessi”

“Finalmente dopo tante polemiche e tanti che dicevano Mattarella non firmerà, oggi il presidente ha firmato il decreto migranti e sicurezza: ciapa lì e porta a cà. Potrà essere migliorato ma non mollo di un millimetro: su espulsioni, cittadinanza, permessi umanitari non torno indietro”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
A cura di Charlotte Matteini
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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto immigrazione voluto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, ma ha ricordato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte che l'Italia dovrà comunque rispettare le norme costituzionali e i trattati internazionali siglati. A stretto giro, il titolare del Viminale ha risposto per vie trasverse al Capo dello Stato attraverso una diretta video pubblicata su Facebook, sottolineando: "Finalmente dopo tante polemiche e tanti che dicevano Mattarella non firmerà, oggi il presidente ha firmato il decreto migranti e sicurezza: ciapa lì e porta a cà. Potrà essere migliorato ma non mollo di un millimetro: su espulsioni, cittadinanza, permessi umanitari non torno indietro. Sono stanco, ma contento. L'ho spiegato al presidente Mattarella: noi rispettiamo le convenzioni, la Costituzione, i trattati internazionali ma non vogliamo passare per fessi. Noi diamo accoglienza a chi porta qualcosa in Italia, non a chi porta via qualcosa dall'Italia".

Il decreto immigrazione, però, ha scatenato le proteste dei medici ha causa delle prescrizioni contenute nell'articolo 21 del testo, ovvero quello che riguarda il Daspo dai presidi sanitari al fine di contrastare la violenza a dottori e personale sanitario. La Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) ha espresso una serie di perplessità sul decreto, sostenendo: "La salute è un diritto fondamentale e va rispettato. Chi va al pronto soccorso non può essere cacciato con un daspo. Il daspo non è la via giusta per affrontare le aggressioni. Il governo chiarisca e spieghi che cosa significa e che cosa vuole fare", ha commentato Filippo Anelli, presidente della Fnomceo.

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