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Danza: il Don Chisciotte di Maria Grazia Garofoli per “Danza & Professione”

Al Teatro Mediterraneo di Napoli va in scena il Don Chisciotte di Marius Petipa e Ludwig Minkus rivisto per il progetto didattico di Sergio Ariota Danza & Professione dalle mani esperte di Maria Grazia Garofoli.
A cura di Massimiliano Craus
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Don Chisciotte: Alexandr Stoianov e Kateryna Kukhar
Don Chisciotte: Alexandr Stoianov e Kateryna Kukhar

La terza edizione del progetto Danza & Professione si mette in bella mostra nel panorama dei cartelloni di danza dei teatri italiani, con un titolo di per sé vincente ed una programmazione didattica pioniera nel proprio genere. Soprattutto da quando alla guida dell'ensemble scelto dal direttore artistico Sergio Ariota c'é Maria Grazia Garofoli, già direttrice della compagnia di balletto del Teatro dell'Arena di Verona dove ha proposto per la prima volta il Don Chisciotte di questi giorni. Eh sì, perché dopo la meravigliosa rappresentazione estiva de La Bayadere con il pas de deux di Giuseppe Picone e Ludmila Konovalova (prima ballerina del Teatro dell'Opera di Vienna) presso la Valle dei Templi di Paestum, il progetto Danza & Professione torna a Napoli, nel teatro di casa, ovvero quel Teatro Mediterraneo già terra di conquista un anno fa dell'etoile della ABT Danil Simkin. Insomma nomi altisonanti e partner da sempre del progetto didattico ed artistico di Sergio Ariota che quest'anno ha voluto nazionalizzarne la direzione con Maria Grazia Garofoli, oggi coreografa responsabile del progetto didattico Danza & Professione,  uno dei progetti più ambiziosi e riusciti del panorama coreutico italiano non istituzionale.

Maria Grazia Garofoli: da etoile al Teatro La Fenice di Venezia con Evgeny Poliakov, passando per il Teatro dell'Arena di Verona fino al progetto Danza & Professione

Maria Grazia Garofoli
Maria Grazia Garofoli

I cambiamenti radicali di registro per la Garofoli sono frequenti ma sempre vissuti da protagonista dei propri progetti, così la coreografa prende a Napoli le redini mettendosi alla guida della settantina e passa di danzatori per la messinscena del Don Chisciotte che ha già proposto nel 2003 al Teatro dell’Arena di Verona appunto.

Quando sono stata invitata da Sergio Ariota a coreografare il Don Chisciotte per Danza & Professione – ci spiega la Garofoli – non ho esitato ad accettare. Lavorare con i giovani è l’aspetto più prezioso di questo lavoro. Abbiamo messo su un corpo di ballo di una settantina di elementi, provenienti da una ventina di scuole di danza, quale cornice del pas de deux di Basilio e Kitri nei nomi di primi ballerini del National Opera of Ukraine Aleksandr Stoianov e Kateryna Kukhar. L’idea del mio Don Chisciotte è la riproduzione coreutica del titolo di Manuel Cervantes, riprendendone spunti letterari e romanzati assenti nella versione della prima rappresentazione del balletto di Marius Petipa del 1869 e delle successive. A questo proposito darò più spessore al personaggio del cavaliere dalla triste figura che contribuisce a far esplodere lo spettacolo festoso e vivace come in un sogno, realizzandone un lungo e piacevole divertissement per il corpo di ballo. Il racconto, a differenza dell’originale petipiano, prevede una caverna delle meraviglie dove il cavaliere si lascia incantare dalle visioni dei suoi sogni letterari.

Cultura di danza, dunque, per la coreografa di Danza & Professione, giusto per restare nel tema della formazione. Del resto basta scorrere il sito ufficiale della Garofoli per comprendere l’interesse della coreografa al retroterra culturale da associare alla danza ed al balletto sin da quando, nel 1999, diviene direttore della compagnia della Fondazione veronese per la quale proporrà La tempesta di Fabrizio Monteverde, I due gentiluomini di Verona di Stefano Giannetti, Le bourgeois di Ben van Cauwenberg, Lo spectre de la rose di Mikhail Fokine, Ciajkovskij pas de deux di George Balanchine, Jardin aux lilas di Antony Tudor, Francesca da Rimini di Evgeny Poliakov, In the middle somewhat elevated di William Forsythe.

Sergio Ariota presenta il progetto didattico Danza & Professione e le punte di diamante della terza edizione Aleksandr Stoianov e Kateryna Kukhar del National Opera of Ukraine

Danza & Professione
Danza & Professione

E’ un onore lavorare con Maria Grazia Garofoli – ammette il direttore artistico di Danza & Professione – soprattutto per il bene di tutti questi ragazzi accorsi per la terza edizione. La sua esperienza ci tornerà utile per la messinscena del Don Chisciotte più innovativo per noi e per il numeroso ed appassionato pubblico. E' molto bello vederla in sala prove a correggere meticolosamente ogni istante della coreografia. E' una professionista unica, geniale ma sempre con i piedi per terra.

La strada del repertorio ottocentesco di questo Don Chisciotte è ormai tracciata sin dalla prima edizione ma, questa volta, la Garofoli ha offerto un innesto di cultura letteraria ai libretti conosciuti dalla massa. Proprio uno dei valori aggiunti della diversificazione dell'offerta tanto pensata e cercata dall'istrionico Sergio Ariota.

Dopo la bellissima esperienza al Teatro dell’Arena di Verona – chiude la Garofoli – mi piaceva l'idea di cambiare. Questo Don Chisciotte è una prova nella prova, mettendo in discussione il titolo rivisitandolo sotto una nuova veste, peraltro cucita addosso ad un corpo di ballo sorto in via sperimentale.

Un intelligente mix di esperienza ed entusiasmo giovanile per un successo didattico ed artistico già copiato spesso in lungo ed in largo per la penisola, così da far credere da subito in questa iniziativa didattica al mentore Sergio Ariota, per cui ha evidentemente profuso tutte le energie a disposizione.

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