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Dalla Cisl porte chiuse alla Cgil: “Lo sciopero generale oggi è inutile”

Il segretario generale della Cisl Furlan chiude le porte alla Cgil, impegnata nella manifestazione del 25 ottobre: “Noi faremo un percorso diverso”.
A cura di Redazione
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È opinione comune che nei prossimi due giorni si giocherà una partita fondamentale fra la Cgil ed il Governo per quel che concerne il consenso intorno alla riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali impostata da Renzi – Poletti e Padoan. Dalla capacità di mobilitazione del più grande sindacato italiano, soprattutto nella manifestazione nazionale di sabato a Roma, si avrà un quadro più chiaro di come l'opinione pubblica sta percependo il dibattito intorno al Jobs Act e alla revisione degli ammortizzatori sociali. Una mobilitazione che molto probabilmente non si gioverà del supporto dell'altro grande sindacato, la Cisl ora guidata da Annamaria Furlan, già scesa in piazza sabato scorso in molte città italiane.

È lo stesso segretario generale ad aver chiarito che "la Cgil farà il suo percorso e noi decideremo il nostro", ribadendo la contrarietà della Cisl ad un eventuale sciopero generale (ipotesi rilanciata nei giorni scorsi proprio dalla Camusso): "Non credo che oggi siano utili scioperi generali. Noi riteniamo più utile una grande mobilitazione, tante assemblee nelle fabbriche e con i cittadini perché le persone devono sapere lo stato di salute vero del paese". Certo, resta la critica alle scelte del Governo (anche per quel che concerne i tagli alle Regioni che "rischiano di trasformarsi in nuove tasse per i cittadini"), ma è chiaro che la mancata unità d'intenti e la diversa opinione sugli strumenti di protesta da adottare possano rappresentare un grosso limite per l'incidenza dell'azione sindacale.

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