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Daisy, genitori del lanciatore di uova: “Giudicavamo su Facebook quei gesti senza sapere”

La coppia aveva condannato fermamente l’aggressione alla campionessa Daisy Osakue a Moncalieri per poi scoprire che tra i componenti della banda c’era proprio il figlio che usava la loro auto per i raid a colpi di uova contro i passanti in strada.
A cura di Antonio Palma
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"Se penso alle cose che ho scritto su Facebook e che senza saperlo stavo commentando i gesti di mio figlio, mi viene male", così descrive il suo stato d'animo la mamma di uno dei ragazzi individuati come i responsabili dell’aggressione a Daisy Osakue, l'atleta azzurra colpita da un uovo all'occhio mentre camminava per a Moncalieri, nel Torinese,  nella notte tra domenica e lunedì.  Una famiglia  che si è ritrovata improvvisate davanti ad un realtà che mia avrebbero immaginato. "Sono devastato. È la storia banale di tre cretini, tra cui mio figlio. Hanno sentito in giro di questo gioco con le uova e lo hanno fatto anche loro. Solo che adesso si sono resi conto di aver fatto una sciocchezza senza senso. Quello che sta capitando mi porterà via dieci anni di vita" ha confermato a La Stampa anche il papà del giovane, Roberto De Pascali consigliere comunale del Pd.

"È indifendibile. Invece di copiare le cose buone, ha fatto il deficiente" ha aggiunto l'uomo che ha cercato di trasmettere ai figli il rispetto per gli altri. "Meno male che il razzismo non c’entra. Mio figlio è un cretino ma non razzista. Di questo ne sono sicuro" ha tenuto a sottolineare De Pascali. È stato proprio lui a scoprire per primo cosa era accaduto quando è stato fermato dai carabinieri al volante del doblò ricercato.  2Dopo avermi fermato mi hanno detto: “Lo sa che ha tracce di uovo sull’auto?” A quel punto ho capito tutto. Mi è crollato il mondo addosso" ha rivelato infatti  l'uomo

Federico infatti era solito usare il velivolo del padre per le uscite con gli amici e da alcuni giorni proprio con il mezzo la comitiva avevano deciso di dare vita allo stupido  e pericoloso gioco del lancio di uova contro  i passanti. Dopo il diploma all’Istituto alberghiero di Carignano il giovane aveva deciso di avviarsi verso la professione del cuoco. "Un gran lavoratore. Non è uno che si tira indietro. E poi va fare una cosa del genere" ha commentato il padre, aggiungendo: "Appena potrà, Federico andrà a chiedere scusa a Daisy. Ma dovrà fare anche attenzione. Ho visto che è una ragazza molto muscolosa. Magari è capace di tirargli una sberla e rivoltarlo".

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