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Dai Macchiaioli ai paesaggi giapponesi: le mostre da visitare a dicembre

Archeologia, arte orientale e pittura ottocentesca: il mese di dicembre riserva numerosi appuntamenti da non perdere.
A cura di Federica D'Alfonso
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Utagawa Kuniyoshi, "Il monte Fuji visto da Sumida".
Utagawa Kuniyoshi, "Il monte Fuji visto da Sumida".

Con il mese di dicembre anche le feste sono alle porte. Prima di iniziare a parlare di Natale, i grandi e piccoli musei italiani scelgono di concludere il 2017 con alcune importanti esposizioni, alcune delle quali prime in assoluto in Italia: si va dall’arte giapponese degli uchiwa e delle fusumae alle suggestioni dei paesi dell’Est Europa, passando per l’archeologia e i grandi maestri macchiaioli. A Milano, Roma e Firenze, ecco alcune mostre da visitare nel mese di dicembre.

A Roma, fra archeologia e paesaggi estoni

Augusto di Prima Porta, Musei Vaticani.
Augusto di Prima Porta, Musei Vaticani.

Un nome insolito ma profondamente affascinante quello proposto dalla Galleria Nazionale di Roma fino al 28 gennaio 2018: in collaborazione con l’Eesti Kunstimuuseum arriva in Italia la prima mostra completa sul pittore Konrad Mägi, uno dei più grandi artisti dell’Est Europa. Attraverso una ricca selezione di opere sarà possibile scoprire un’epoca molto particolare della storia artistica estone, quella a cavallo fra le due guerre, ricca di ispirazioni e irrequietezza.

Ancora un mese di tempo invece per tornare indietro all’epoca dell’antica Roma, stavolta al Museo dell’Ara Pacis. Fino al 31 dicembre sono esposti “I calchi della dinastia di Augusto”, una serie di busti in gesso che riuniscono, per la prima volta, tutta la famiglia imperiale in un unico luogo: si va da Marcello, nipote di Augusto, a Gaio e Lucio Cesari, Antonia Minore, Germanico e Gaio adulto, per un viaggio unico attraverso i volti della famiglia più potente dell’antichità romana.

A Milano: Macchiaioli e mondo fluttuante a confronto

Giovanni Fattori, Lo staffato (1880), palazzo Pitti, Firenze.
Giovanni Fattori, Lo staffato (1880), palazzo Pitti, Firenze.

La Gam Manzoni di Milano chiude il suo 2017 con un’eposizione dedicata ai precursori dell’Impressionismo francese: provenienti per lo più da collezioni private, si tratta di 35 tele appartenenti al movimento dei Macchiaioli, considerati dei veri e propri anticipatori delle opere di Monet e Degas. Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Giuseppe Abbati, Nino Costa e Odoardo Borrani sono solo alcuni dei nomi scelti per raccontare le particolarità di un movimento artistico ancora da scoprire.

Allo stesso tempo il Museo della Permanente ospiterà una mostra dedicata agli appassionati del mondo orientale: “Kuniyoshi. Il visionario del mondo fluttuante” espone circa 200 opere delle del maestro della silografia giapponese, attraverso un percorso tematico che parla di “bellezza”, “eroi e guerrieri” e “paesaggi”. Fra i capolavori in mostra, provenienti dalla Masao Takashima Collection, i “Proverbi illustrati” e le affascinanti figure femminili.

Il Rinascimento in mostra, da Firenze al Giappone

Leopoldo de' Medici ritratto da Giovan Battista Gaulli.
Leopoldo de' Medici ritratto da Giovan Battista Gaulli.

Fino al 28 gennaio 2018 Palazzo Pitti celebrerà il quarto centenario di una delle figure più affascinanti ed erudite del Seicento fiorentino: il cardinale Leopoldo de’ Medici, figlio di Cosimo II. Grazie alla sua ineasauribile passione per le arti e le scienze e al suo gusto da collezionista oggi gli Uffizi, il Museo Galileo e la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze conservano alcuni fra i più preziosi quadri e manufatti dell’epoca, donati alla città dopo la sua morte. Curata da Valentina Conticelli, Riccardo Gennaioli e Maria Sframeli, la mostra ripercorrerà la vita e il rapporto con l’arte del proprio tempo di questo “principe dei collezionisti”.

Contemporaneamente l’Aula Magliabechiana degli Uffizi offrirà la possibilità di un viaggio unico nel Rinascimento giapponese: 40 opere pittoriche, molte delle quali mai esposte nemmeno in Giappone, racconteranno l’età dell’oro dell’arte orientale, ricca di suggestioni e riferimenti ancora oggi inconfondibili. Paesaggi naturali, castelli, fieri samurai e affascinanti geishe arricchiscono la lunga serie di paraventi e porte scorrevoli, chiamate “fusumae”, tra i quali spiccano i capolavori del maestro Hasegawa Tohaku, quelli della Scuola di Sotatsu e della Scuola Kano.

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