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Da Moody’s arriva un’altra bocciatura per l’economia italiana: “Crescita anemica, Pil +0,4%”

Una crescita “anemica” e un Pil allo 0,4%: secondo l’agenzia Moody’s, i dati economici italiani nel 2019 saranno ben al di sotto di quanto previsto dal governo. Secondo il report di Moody’s, uno dei problemi principali per il nostro Paese è dato da una “incertezza politica” che per quest’anno è ritenuta “elevata”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il vertice europeo di Bruxelles non ha convinto l'agenzia di rating americana che ha annunciato nuove revisioni del rating per i Paesi dell'Eurozona nei primi mesi del 2012.

La crescita dell’economia italiana, nel 2019, sarà limitata. Anzi, “anemica”, come la definisce l’agenzia Moody’s. Una nuova bocciatura per i dati economici del governo, secondo cui la stima di crescita quest’anno sarà dell’1%. “Ci aspettiamo che la crescita economica dell'Italia resti anemica nel 2019”, è il giudizio dell’agenzia. Il Pil sarà in crescita dello 0,4% nel 2019 e dello 0,8% nel 2020. I dati derivano da un rapporto dell’agenzia sulla crescita mondiale che sarà, globalmente, in rallentamento nel 2019 e nel 2020. Uno dei problemi sottolineati per l’Italia è “l’incertezza politica”, che resterà “elevata” quest’anno: e c’è perfino “il rischio di una crescita molto più debole di quanto anticipato nelle nostre previsioni”.

Il 2018 si è concluso, per l’economia italiana, con una “recessione nella seconda parte” dell’anno, determinata dai dati del secondo semestre. “Uno dei motivi principali per una più debole attività economica è stata il calo della domanda interna innescato” dal calo della fiducia, ma anche da più stringenti condizioni finanziarie conseguenti anche all’aumento dello spread. “Gli spread – recita ancora il report – sono in qualche modo calati dopo l'accordo fra il governo e l'Ue in dicembre, ma restano elevati”, ribadisce l’agenzia. In particolare, ora “un deterioramento delle condizioni economiche potrebbe rafforzare l'instabilità politica”, rischiando di intaccare la fiducia degli investitori e dei consumatori: “Le dinamiche politiche ed economiche stanno creando significativi rischi al ribasso per l'economia italiana".

L’economia globale risente di un rallentamento significativo nel quarto trimestre del 2018. E questo trend si confermerà negativo anche nel 2019 e nel 2020. Nel 2018 la crescita del Pil reale è stata del 3,2%, ma scenderà al 2,9% – per quanto riguarda le economie del G-20 – nel 2019 e al 2,8% nel 2020. “La crescita delle economie avanzate modererà verso il potenziale mentre la crescita in molte economie emergenti rimarrà debole. Il passo di marcia in Cina rallenterà sui minimi da decenni e Argentina e Turchia rimarranno in recessione”. Nell’Eurozona, la crescita rallenterà all’1,6% nel 2019 e all’1,5% nel 2020, contro l’1,9% dell'anno appena terminato.

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