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Dà due schiaffi al figlio perché non vuole fare la doccia: mamma condannata a due mesi di carcere

Una mamma spagnola è stata condannata a due mesi di carcere perché ha dato due schiaffi al figlio di dieci anni che non voleva farsi la doccia. La donna, inoltre, dovrà stare lontana dal bambino per sei mesi. Queste le motivazioni dei giudici: “Il potere che hanno i genitori per educare i figli, in ogni caso, è integrato all’interno dei diritti e dei doveri derivanti dalla potestà genitoriale e può essere concepito solo a beneficio dei bambini e alla loro formazione integrale”.
A cura di Enrico Tata
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Foto di repertorio
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Ha dato due schiaffi al figlio e per questo è stata condannata a due mesi carcere. Una sentenza che vede coinvolta una donna spagnola residente a Pontevedra, zona nord del Portogallo. Stando a quanto si apprende, la mamma sarebbe colpevole di aver dato "un paio di schiaffi" al figlio di dieci anni che non voleva farsi la doccia. Oltre ai due mesi di carcere, che comunque potranno essere commutati in lavori ai servizi sociali, la signora dovrà stare lontano dal bambino per sei mesi. Il fatto contestato alla donna risale al maggio dello scorso anno, quando il figlio si è rifiutato di fare la doccia nonostante la mamma glielo avesse ripetutamente chiesto. Dal rifiuto è cominciata una discussione molto animata che si è conclusa con due schiaffi rifilati dalla donna al bambino. Non c'è stata nessuna conseguenza per il piccolo, che neanche ha dovuto essere visitato dai medici. Secondo i giudici il comportamento messo in atto dalla mamma rappresenta un reato: maltrattamento in famiglia, che rientra nella violenza domestica.

Lo scorso luglio, in primo grado, la donna era stata condannata e aveva per questo presentato ricorso, convinta di riuscire dimostrare che il gesto, seppur violento, rientrava pienamente nell'ambito delle prerogative educative dei genitori. I giudici d'appello hanno però confermato la sentenza spiegando:  "Il potere che hanno i genitori per educare i figli, in ogni caso, è integrato all'interno dei diritti e dei doveri derivanti dalla potestà genitoriale e può essere concepito solo a beneficio dei bambini e alla loro formazione integrale". La potestà genitoriale, secondo la corte, ha come "limite invalicabile" l'integrità fisica e morale dei bambini. Per questo la donna dovrà scontare due mesi in carcere e soprattutto non potrà vedere suo figlio per sei mesi.

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