Da Berlusconi a Bersani, l’elogio per le parole di Napolitano: “Ineccepibile”
Si è concluso poco prima delle 18 il giuramento per l'inizio del secondo mandato di Giorgio Napolitano. Un discorso pronunciato a Camere riunite, nel quale sicuramente è emerso il tono, durissimo, del Presidente della Repubblica nei confronti dei partiti: un forte monito a tutti i parlamentari nel dare un governo subito all'Italia. Se saranno sordi alle sue istanze, "ne trarrò conseguenze" ha detto Napolitano sottolineando come i ripetuti applausi nei suoi confronti non inducono "all'autoindulgenza" delle forze politiche.
Berlusconi: "Il miglior discorso mai sentito in 20 anni" – Tra coloro che applaudevano in Aula c'era Silvio Berlusconi che ha definito il discorso del Capo dello Stato "il più ineccepibile e straordinario che io abbia mai sentito in 20 anni". Parlando a Montecitorio per La7, il leader del PdL ha precisato quanto il discorso di Napolitano sia "completo, ha toccato tutti i temi alla base delle decisioni politiche". Insomma, per Berlusconi "Napolitano è il miglior presidente della Repubblica che l'Italia possa darsi". Ricordando le parole del Presidente sulle intese ("non sono un orrore"), il Cavaliere ha aggiunto: "Napolitano ha invitato a buttare a mare la parola inciucio la politica è fatta di compromessi, mediazioni e alleanza anche tra tra chi si trova su sponde opposte".
Bersani: "Napolitano ha detto quello che doveva dire" – "Ottimo". Così Pier Luigi Bersani, lasciando l'Aula, commenta il discorso alle Camere del Capo dello Stato subito dopo la sua rielezione. A chi gli fa notare che c'è stata una tirata d'orecchio e un forte richiamo alla responsabilità dei partiti, Bersani replica: "Cos'altro doveva dire? Ha detto benissimo quel che doveva dire". Reazioni simile da parte di Franceschini del Pd (Napolitano ha preso il timone, ha indicato la strada, ha dato qualche schiaffone salutare…Napolitano è un gigante, ora tutti devono rispondere o sì o no. Io rispondo sì") e Nencini del PdL ("un discorso di altissimo profilo istituzionale, senza infingimenti e senza fare sconti a nessuno. Con toni chiari e perentori Giorgio Napolitano ha messo il Parlamento di fronte ai propri compiti. Ora tutte le forze politiche e i partiti si prendano le proprie responsabilità").
