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È morta Patrizia Cavalli, la poeta è scomparsa a 75 anni

È morta Patrizia Cavalli, una delle poetesse italiane più importanti.
A cura di Redazione Cultura
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È morta all'età di 75 anni Patrizia Cavalli una delle poetesse italiane contemporanee più importanti, come scrive Repubblica. Nata a Todi nel 17 aprile 1947, Cavalli viveva a Roma da tempo, ormai e lì, doveva aveva studiato Filosofia, aveva costruito la sua carriera letteraria che era legata a doppio filo con la casa editrice Einaudi per cui aveva pubblicato varie raccolte di poesie. In quegli anni romani aveva legato molto con un'altra delle scrittrici che hanno scritto il canone letterario italiano, ovvero Elsa Morante.

In un'intervista di qualche anno fa al Corriere della Sera, Patrizia Cavalli aveva ricordato così il suo debito con la scrittrice de L'isola di Arturo e La Storia: "A lei devo tutto, avevamo un rapporto complesso, umorale, esattamente come la sua natura. Ma ricordo un episodio. Una volta eravamo a tavola io, lei e Sandro Penna. Penna c’aveva quella vocetta gne gne e diceva: ‘Elsa, Elsa, sei contenta di stare a pranzo con due poeti?'. Morante lo gelò: ‘Io sono più poeta di voi'". Da anni a Cavalli era stato diagnosticato un cancro.

A questo proposito in un'intervista a Repubblica disse: "Sono stata sempre ipocondriaca, sentendo in me qualcosa di segreto e di estremo. Poi, quando si è manifestato il male vero, l'ipocondria è passata: l'immaginazione non aveva più un luogo in cui andare. Il terrore legato all'ipocondria veniva dal vuoto corporale. Il cancro ha riempito il panico. E mentre gli amici mi dicevano: hai una gran forza d'animo, la verità è che scoprendo la malattia io non ero più depressa".

Patrizia Cavalli è riuscita in quell'impresa quasi impossibile che unisce essere una poetessa all'essere popolare. Amatissima da tante generazioni, quasi venerata, talvolta, in questa contemporaneità barcollante Patrizia Cavalli riusciva a riempire i luoghi in cui si esibiva nei suoi reading letterari e le pagine social che amano potersi riempire di versi poetici. Con i suoi, almeno, riusciva a dare una dignità alla parola che spesso sui social viene banalizzata. Della morte scriveva: "La morte vorrei affrontarla ad armi pari / anche se so che infine dovrò perdere, / voglio uno scontro essendo tutta intera, / che non mi prenda di nascosto e lentamente".

Tra le sue opere più importanti ci sono "Poesie 1974-1992" (1992), "Sempre aperto teatro" (1999), "Pigre divinità e pigra sorte" (2006), "Datura" (2013) e Vita meravigliosa (2020). Ma Patrizia Cavalli aveva anche pubblicato "Con passi giapponesi", suo primo libro di prose oltre a essere stata anche traduttrice. Tra i libri che aveva tradotto ci sono "Anfitrione" di Molière e il "Sogno di una notte d'estate" di Shakespeare. da anni aveva cominciato a collaborare con la musicista Diana Tejera con cui aveva costruito degli spettacoli e aveva pubblicato ha pubblicato un libro e un cd di canzoni intitolato "Al cuore fa bene far le scale" (Voland 2012).

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