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Crollo ponte Morandi a Genova

Crollo ponte Genova, l’ex ministro Delrio: “Mai informato dei rischi. Il nostro governo aumentò le manutenzioni dell’80%”

Parlando del crollo del Ponte Morandi a Genova, l’ex ministro dei Trasporti Graziano Delrio respinge le accuse mosse dal governo e in particolare dal Movimento 5 Stelle e spiega: “Non ho mai ricevuto gli esiti dei lavori tecnici della Commissione. In questi giorni le bugie disonorano i morti e chi mi ha diffamato riceverà querele”.
A cura di Charlotte Matteini
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A distanza di quasi una settimana dal crollo del Ponte Morandi a Genova, l'ex ministro di Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio ha replicato alle molteplici accuse avanzate in particolare dal Movimento 5 Stelle: "A questo Paese manca molto il senso dell'interesse nazionale, di come sia importante che nelle diversità ciascuno persegua il bene della comunità e della coesione sociale, come ha detto il presidente Mattarella. In questi giorni cattivi questo suo appello ha più senso. Il Paese ha bisogno di unità e coesione", ha dichiarato Delrio a margine di un evento tenutosi al Meeting di Rimini. Proseguendo, e rispondendo ai rilievi diffusi da un'inchiesta condotta dal settimanale L'Espresso e in particolare sulla riunione tecnica avvenuta lo scorso febbraio e relativa proprio allo stato del Ponte Morandi, Delrio ha spiegato: "Non ho mai ricevuto gli esiti dei lavori tecnici della Commissione. In questi giorni le bugie disonorano i morti e chi mi ha diffamato riceverà querele". Delrio, inoltre, replicando al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, ha dichiarato che se fosse stato ora al governo avrebbe immediatamente avviato la procedura per la revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia.

"Noi abbiamo seminato per il bene, noi abbiamo fatto un piano infrastrutturale da 130 miliardi, abbiamo aumentato le manutenzioni dell'80%, ma questo resta un paese fragile e la politica deve continuare a fare il suo dovere fino in fondo. Ognuno di noi persegue innazitutto il bene della comunità e l'interesse sociale. Viviamo giorni cattivi, credo questo appello abbia un significato speciale. Ero indeciso se rompere il silenzio ma ora che funerali sono stati fatti, dedichiamo un commosso ricordo alla vittime tutti assieme. Questo Paese ha bisogno di verità e coesione, la bandiera appartiene a tutti", ha proseguito.

Parlando della concessione Autostrade, l'ex ministro Delrio ha inoltre spiegato che il testo della convenzione non è mai stato secretato e che è sempre stato a disposizione di qualsiasi parlamentare, che avrebbe potuto visionarlo facendo un accesso agli atti. Sempre in merito alla concessione, Delrio ha dichiarato che le parti non disponibili all'opinione pubblica, dunque quelle relative alla remunerazione delle tariffe, sono note e conosciute ai ministri e agli uffici tecnici, nonché a chiunque avesse fatto accesso agli atti, ma la loro parziale "secretazione" è stata richiesta dall'Aiscat, richiesta motivata dal fatto che Autostrade è una società quotata in Borsa.

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