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Cosenza, medico sorpreso a pulire le seppie in un lavandino dell’ospedale: licenziato

Del comportamento del medico, in servizio nell’ospedale di Praia a Mare, è venuta a conoscenza, attraverso alcuni video diffusi in rete, la Direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, che ha disposto il licenziamento. Del provvedimento ha dato notizia con un comunicato la stessa Asp.
A cura di Susanna Picone
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Mentre avrebbe dovuto lavorare in ospedale un medico utilizzava un lavandino della struttura per pulire le seppie. Accade all’ospedale di Praia a Mare, in provincia di Cosenza, e il medico protagonista di questo insolito comportamento ora è stato licenziato. Il provvedimento è arrivato dopo che in rete sono stati diffusi dei video che immortalavano il medico che puliva e mangiava anche le seppie in ospedale. Del licenziamento ha dato notizia con un comunicato la Direzione strategica dell'Azienda sanitaria provinciale (Asp) spiegando appunto di aver preso questa decisione dopo aver visto i video messi in rete. In particolare l'azienda afferma che “essendo risalita, attraverso ai video messi in rete, alla conoscenza dei dati anagrafici del medico che all'interno dei locali del Presidio ospedaliero di Praia a Mare si dedicava alla pulizia delle seppie, senza disdegnare qualche morso nel corso di tale attività, comunica che ha interrotto ogni rapporto professionale e di lavoro con il sanitario, del quale condanna le condotte assunte”.

La vicenda del medico che puliva le seppie in ospedale è emersa alcuni giorni fa quando l'editore del quotidiano Il Meridione, Gino Domenico Spolitu, dalla sua pagina Facebook ha dato notizia di un video in circolazione che mostrava appunto una persona intenta a pulire del pesce fresco nel lavabo di uno dei bagni dell'ospedale. Spolitu, per dimostrare la sua buona fede, ha pubblicato una foto in cui si vede quest’uomo con ancora addosso i pantaloni color arancio tipici del personale del 118 mentre svolge tale attività nel bagno dell’ospedale. “Naturalmente, quella che pubblico è solo una delle foto disponibili, tutte facenti parte del famoso video”, aveva scritto su Facebook denunciando il fatto e precisando di voler consegnare il video alla magistratura.

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