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Cosenza, invalida e stipendiata senza lavorare ma sta benissimo: insegnante smascherata

La donna di 47 anni risultava invalida al 100% e percepiva una indennità di accompagnamento ma aveva anche uno stipendio per il lavoro da insegnante in una scuola pubblica che però non aveva mai svolto proprio per la grave malattia che diceva di avere. Dagli accertamenti della Guardia di finanza si è scoperto che invece si muoveva senza problemi da sola e si era trovata persino un secondo lavoro in un’agenzia di finanziamento e prestiti di sua proprietà.
A cura di Antonio Palma
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Per lo stato era invalida al 100% e per questo percepiva una indennità di accompagnamento come incapace di compiere gli atti quotidiani della vita, mentre per la scuola dove aveva ricevuto un incarico pubblico era gravemente malata e per questo  impossibilitata a svolgere le lezioni anche se regolarmente stipendiata. In realtà la donna stava benissimo, svolgeva regolarmente le attività quotidiane e si era trovata persino un secondo lavoro di un’agenzia di finanziamento e prestiti a privati di sua proprietà. È quanto hanno scoperto i militari della Guardia di Finanza di Rossano, in provincia di Cosenza, dopo mesi di pedinamenti e osservazioni della donna di 47 anni, ora destinataria di un provvedimento di sequestro preventivo di beni per 181mila euro.

L'indagine delle Fiamme Gialle era partita nel novembre scorso quando, a seguito di segnalazioni, la donna era finita nel mirino degli inquirenti. I successivi accertamenti, portati avanti anche con riprese video e foto, hanno constatato che la sedicente invalida in realtà si muoveva benissimo da sola e senza dispositivi di assistenza, usava la bici e guidava una normale auto ogni giorno per andare accompagnare i figli in giro e andare al lavoro a Cosenza dove aveva un’agenzia di finanziamento e prestiti.

Analizzando i suoi conti correnti, infine, si è scoperto che tra le entrare non aveva solo l'assegno Inps ma anche uno stipendio di insegnante che una scuola pubblica pugliese le elargiva mensilmente nonostante da settembre 2018 non aveva mai svolto il lavoro grazie alle prescrizioni mediche che constatavano la sua grave malattia. Le prove alla fine hanno portato all'accusa di truffa aggravata ai danni ai danni dell'Inps e al conseguente provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca delle somme di denaro nella disponibilità dell’indagata, emesso dal gip Luca Colitta su richiesta della procura di Castrovillari,

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