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Cosenza, uccisa in casa la sorella del nonno di Cocò: fermato il marito, lei era incinta

Romina Iannicelli, una donna di circa 40 anni, è stata uccisa a Cassano allo Ionio, nella provincia di Cosenza. A trovare il cadavere sono stati alcuni familiari che avevano un appuntamento con lei. L’omicidio è avvenuto nella casa dove la vittima viveva con il marito, irreperibile per molte ore.
A cura di Susanna Picone
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Una donna è stata trovata morta questa mattina a Cassano allo Ionio, nella provincia di Cosenza, in Calabria. Si chiamava Romina Iannicelli e aveva quarantaquattro anni. A trovare il cadavere sono stati alcuni familiari che avevano un appuntamento con la vittima per fare delle commissioni. Sul posto è intervenuto il medico legale per esaminare il cadavere e stabilire le cause della morte: più informazioni arriveranno dopo l'autopsia. La vittima, a quanto emerso, era incinta. Il marito si è costituito ore dopo il delitto: a darne notizia è la trasmissione tv "Chi l'ha visto?" secondo cui Giovanni De Cicco si trova nella caserma dei Carabinieri dove sta facendo prime ammissioni. Una telecamera lo avrebbe ripreso mentre nella notte si allontanava da casa.

Sul posto intervenuti i carabinieri di Cassano allo Ionio – Probabilmente l’omicidio è avvenuto nelle prime ore di oggi, nell'appartamento dove la vittima viveva con il marito, in una delle zone centrali della cittadina calabrese. Del marito della vittima non si hanno avuto notizie ore ore: l’uomo risultava irreperibile. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Cassano allo Ionio. Sul luogo dell'omicidio è giunto anche il sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari Valentina Draetta. Gli investigatori dell'Arma che hanno avviato le indagini hanno acquisito e stanno esaminando con attenzione le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.

La vittima era la sorella del nonno del piccolo Cocò

A quanto emerso, la vittima era la sorella di Giuseppe Iannicelli, il cinquantaduenne ucciso a colpi di arma da fuoco il 16 gennaio 2014, sempre a Cassano allo Jonio, assieme al nipotino di tre anni, il piccolo Cocò, e alla compagna marocchina Ibtissam Touss, e i cui corpi vennero poi dati alle fiamme. La vicenda che portò alla morte del bambino colpì molto l'opinione pubblica. La parentela con il nonno di Cocò, comunque, non viene ritenuta collegata al delitto di questa mattina: secondo le prime ipotesi avanzate dagli inquirenti, Romina Iannicelli potrebbe essere l'ennesima vittima di femminicidio.

Usata un'arma impropria per uccidere

Sul posto, per le indagini, è arrivato il procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla: "Sicuramente – ha detto all'Agi – al momento possiamo dire che è stata usata un'arma impropria. Stiamo cercando di capire cosa sia successo perché nell'appartamento c'era molta confusione e non sappiamo ancora se sia stata creata prima o dopo il delitto. Sono le prime attività e dobbiamo lavorarci su". Sull'eventualità che ci sia stata una lite, il procuratore ha risposto: "Potrebbe esserci stata o potrebbe essere stata simulata o qualcuno potrebbe aver creato confusione per cercare qualcosa".

Picchiata, colpita con un bastone e forse strangolata con un cavo del telefono

Romina Iannicelli sarebbe morta a seguito di un trauma cranico dovuto ad alcuni colpi ricevuti con un oggetto contundente. All'inizio si era pensato a coltellate. “L'avrebbe prima picchiata, un vero e proprio pestaggio, e poi colpita con un bastone, e avrebbe tentato di soffocarla, forse con un cavo del telefono”, ha detto all'Agi il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla.

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