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Cosenza, danni permanenti per due gemelle al momento del parto il giudice condanna l’ospedale a un risarcimento di tre milioni

Una vicenda iniziata nel 1995 con un trauma che porta due sorelle gemelle di Bisignano a nascere con una tetraparesi spastica. Dopo venticinque anni la famiglia è stata risarcita dall’Ospedale Civico di Cosenza a seguito della sentenza d’Appello.
A cura di Redazione
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Come molte vicende giudiziarie del nostro paese l'inizio è da datarsi molto indietro col tempo e precisamente al 1995 anno in cui due gemelline di Bisignano, in provincia di Cosenza, sono nate con una tetraparesi spastica a causa, secondo quanto ha accertato il tribunale calabrese, di una carenza dei sanitari dell'Ospedale Civico del capoluogo. La tetraparesi spastica è una paralisi che coinvolge gli arti del corpo con annessa rigidità muscolare. La paralisi può essere totale o parziale a seconda della gravità. Alcuni interventi possono permettere la riduzione della rigidità muscolare ma a oggi non c'è una vera e propria modalità di recupero della funzionalità, le uniche chance sono date da operazioni che evitano il completo irrigidimento del muscolo.

Il danno sarebbe stato causato da un problema che ha causato la momentanea mancanza di ossigeno al cervello delle bimbe procurando la lesione permanente. Il tribunale civile cosentino, con sentenza espressa dal giudice Elena Coppola, ha accolto le richieste dei genitori delle bimbe ormai maggiorenni e ha condannato l'Azienda Ospedaliera a un risarcimento di tre milioni e seicentomila euro. Gli avvocato della famiglia, Emilio ed Edoardo Greco, hanno accettato l'accordo transattivo proposto dall'ospedale dopo la conferma in appello della sentenza di primo grado ma li cifra per la quale si sarebbero accordarti è coperta da riserbo. L'accordo sarebbe stato raggiunto per evitare ulteriori lungaggini a oltre ventitré anni dall'accaduto.

Il percorso giudiziario è stato lungo e incerto, costellato di lungaggini che hanno reso la causa una vera e propria odissea. La famiglia ha quindi preferito transare con l'azienda sanitaria al fine di ottenere la cifra pattuita il prima possibile.

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