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Corte Costituzionale: “L’obbligo vaccinale è ragionevole, è risposta a calo coperture”

L’obbligo vaccinale per l’iscrizione a scuola è ragionevole nell’attuale contesto, specie dopo la preoccupante flessione nelle coperture degli ultimi anni: sono queste le motivazioni della Corte Costituzionale della sentenza del 21 novembre con la quale ha dichiarato legittima la legge Lorenzin sui vaccini.
A cura di Stefano Rizzuti
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La legge che obbliga i bambini a vaccinarsi per potersi iscrivere e per poter frequentare la scuola non è irragionevole nell’attuale contesto e trova fondamento nelle “condizioni epidemiologiche” sulla base delle attuali conoscenze scientifiche. Questo è il parere della Corte Costituzionale sulla legge Lorenzin per l’obbligatorietà dei vaccini, un intervento deciso dal legislatore che “ha ritenuto di dover rafforzare la cogenza degli strumenti della profilassi vaccinale”. Sono queste le parole che si leggono nelle motivazioni della Consulta in merito alla sentenza del 21 novembre con la quale ha bocciato le questioni proposte nei ricorsi della regione Veneto sull’obbligo vaccinale per l’iscrizione a scuola.

La Consulta precisa che nulla esclude “che in caso di mutate condizioni la scelta possa essere rivalutata e riconsiderata”. “Il legislatore, intervenendo in una situazione in cui lo strumento della persuasione appariva carente sul piano della efficacia, ha reso obbligatorie dieci vaccinazioni – spiega la Consulta – meglio, ha riconfermato e rafforzato l'obbligo, mai formalmente abrogato, per le quattro vaccinazioni già previste dalle leggi dello Stato, e l'ha introdotto per altre sei vaccinazioni che già erano tutte offerte alla popolazione come raccomandate”.

La Corte Costituzionale ricorda che negli ultimi anni abbiamo assistito a una “flessione preoccupante delle coperture, alimentata anche dal diffondersi della convinzione che le vaccinazioni siano inutili, se non addirittura nocive. Convinzione mai suffragata da evidenze scientifiche, le quali invece depongono in senso opposto”. Secondo la Consulta, quindi, non è vero che la legge ha introdotto l’imposizione improvvisamente.

Lorenzin: ‘Confermata ragionevolezza legge’

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha commentato le motivazioni della sentenza sostenendo che esse “non lasciano più spazio a dubbi e confermano la ragionevolezza della legge e come l'intervento fosse necessario visto il preoccupante calo delle coperture. I vaccini sono la prima arma di prevenzione. Proteggono i nostri bambini e la nostra comunità”.

Rappresentano – dice ancora riferendosi alle motivazioni della Consulta – una risposta chiara e concreta alle farneticanti affermazioni di alcuni schieramenti politici, come M5S e Lega, che oggi, per racimolare qualche in voto in più, giocano con la salute degli italiani. È davvero preoccupante che si continui a perseverare su questi punti da parte di chi si candida a governare il Paese”.

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