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Corleone, schiaffi in testa e insulti ai bimbi della scuola materna: maestra sospesa

Le indagini sono partite dalla denuncia di una mamma. Le immagini riprese dalle telecamere installate dagli investigatori all’interno dell’aula hanno poi confermato i fatti. Rimproveri e maltrattamenti erano all’ordine del giorno nella scuola materna di Corleone.
A cura di Susanna Picone
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Con l'accusa di avere maltrattato i bambini di una scuola materna, una maestra di cinquantaquattro anni è stata sospesa dall'esercizio di pubblico ufficio. È accaduto a Corleone, nel Palermitano, dove all’alba i carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di misura cautelare della sospensione dall'esercizio di pubblico ufficio nei confronti dell’insegnante, con conseguente interdizione per dodici mesi da tutte le attività inerenti al suo incarico. Già lo scorso marzo i carabinieri di Corleone erano intervenuti e la maestra era stata posta agli arresti domiciliari. Ora è arrivata anche la sospensione dall'esercizio di pubblico ufficio. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese, sono state avviate in seguito alla denuncia della mamma di uno dei bambini della scuola materna il quale aveva riferito di essere stato vittima di maltrattamenti da parte della maestra. Così i carabinieri hanno installato delle telecamere nella classe dell'insegnante sotto accusa e in questo modo hanno potuto confermare l’attendibilità della mamma del bambino.

I maltrattamenti ripresi dalle telecamere installate a scuola – In diretta i militari hanno infatti visto quanto succedeva nelle ore di lezione della cinquantaquattrenne. Secondo quanto accertato dagli investigatori, l’insegnante ricorreva a punizioni fisiche durante le lezioni. A quanto pare ogni occasione per lei era buona per maltrattare i bambini, rimproverati e aggrediti fisicamente anche quando facevano cadere a terra i giocattoli. I bambini, da quanto accertato, avrebbero subito dall’insegnante – oltre a urla e rimproveri – schiaffi alla nuca e percosse ripetute. Da quanto emerso, l’insegnante si accertava di essere sola prima di picchiare i suoi piccoli alunni.

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