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Corleone, la moglie del boss Rosario Lo Bue chiede l’accesso al reddito di inclusione

A chiedere l’assegno Maria Maniscalco, moglie del boss di Corleone Rosario Lo Bue. Il sindaco Nicolosi ha bloccato la pratica dopo aver scoperto che “qualcuno dal Servizio sociale del Comune ha addirittura telefonato alla signora Lo Bue per informarla che la domanda non era corretta, perché era stato inserito nel nucleo familiare il marito, attualmente detenuto”.
A cura di Susanna Picone
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La signora Maria Maniscalco, moglie del boss di Corleone Rosario Lo Bue, lo scorso 25 novembre avrebbe presentato domanda al Comune per accedere al reddito di inclusione, che prevede un sostegno per le famiglie con Isee inferiore a 6000 euro. A darne notizia è il quotidiano Repubblica nell’edizione di Palermo secondo cui la pratica è andata avanti speditamente col servizio Politiche Sociali del Comune di Corleone che ha dato il via libera all’Inps, a cui spetta l’erogazione del sussidio. Ma poi il quotidiano, scoprendo la vicenda, ha chiesto spiegazioni al neo sindaco Nicolò Nicolosi che a quanto pare di questa storia non sapeva nulla. Il primo cittadino si è quindi informato e ha scoperto che “qualcuno dal Servizio sociale del Comune ha addirittura telefonato alla signora Lo Bue per informarla che la domanda non era corretta perché era stato inserito nel nucleo familiare il marito, attualmente detenuto”. E così la moglie del capomafia di Corleone ha presentato una seconda istanza per poter ottenere il sussidio.

Il sindaco blocca la pratica – Secondo quanto riporta il quotidiano, il sindaco avrebbe a questo punto bloccato la procedura annunciando l'apertura di un'indagine interna. “Adesso faremo le opportune verifiche, sorge spontaneo il dubbio che la famiglia di un mafioso non sia proprio nullatenente", ha detto Nicolosi commentando la vicenda. Non è comunque la prima volta che si verificano fatti simili. In passato, ad esempio, la figlia del capo dei capi Totò Riina aveva chiesto il bonus bebè ai commissari che amministravano il Comune di Corleone, sciolto per mafia, i quali avevano rifiutato.

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