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Strage di Corinaldo, ultime notizie

Corinaldo, nella discoteca c’era anche il figlio di Marianna Manduca, vittima di violenza

La sera della tragedia di Corinaldo nel locale era presente anche uno die figli di Marianna Manduca, uccisa del 2007 dal marito a Palagonia, in Sicilia. Il padre adottivo racconta: “Per noi ha rischiato di essere un nuovo dramma dopo tutto quello che abbiamo vissuto. Dopo i tanti sforzi fatti da noi e da quel ragazzo, insieme ai suoi fratelli”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Una terribile fatalità: nella discoteca di Corinaldo dove si è verificata la tragedia, in occasione del concerto di Sfera Ebbasta, in cui hanno perso la vita sei persone, era presente anche il figlio di Marianna Manduca, accoltellata dal marito, Saverio Nolfo a Palagonia, in provincia di Catania. La notizia è stata riportata dal Corriere della sera.

"A lui e all’altro mio figlio con cui era in discoteca non è successo nulla. Per fortuna sono salvi", ha raccontato Carmelo Calì, il cugino della donna, che con la moglie Paola Giulianelli ha adottato i tre figli rimasti orfani di mamma. Quando la donna è stata uccisa i tre ragazzi avevano 3, 5 e 6 anni, nel 2007: ora vivono a Senigallia e la loro storia ha liberamente ispirato il racconto ‘I nostri figli’, trasmesso da Rai 1 lo scorso 6 dicembre, interpretato da Giorgio Pasotti e Vanessa Incontrada. Marianna aveva provato a denunciare per 12 volte il suo persecutore, ma non era stata ascoltata. "Per noi – ha detto ancora Calì – ha rischiato di essere un nuovo dramma dopo tutto quello che abbiamo vissuto. Dopo i tanti sforzi fatti da noi e da quel ragazzo, insieme ai suoi fratelli".

Il giovane era andato a vedere lo spettacolo insieme al cugino: "A un certo punto – ha detto Calì – è rimasto solo e non capiva cosa fosse successo. Solo una volta fuori ha capito". L’altro ragazzo, il figlio della coppia, ha invece vissuto in prima persona quei terribili momenti. "Lui – dice Calì – si è fatto come trascinare fuori dalla folla. Era rimasto incastrato ma per fortuna un coetaneo lo ha aiutato a rialzarsi e a uscire dal locale". Una volta usciti fuori i due cugini hanno avvisato i familiari: "Mi hanno detto che stavano bene che non dovevo preoccuparmi perché stavano tornando con il padre di un loro amico. Doveva essere una festa e invece è successo qualcosa di pazzesco. Ho ancora uno dei biglietti d’ingresso acquistati dai miei figli in prevendita. Riporta il numero mille e 350. Perché in una discoteca dove dovevano entrare poco più di 800 persone ne sono state fatte entrare il doppio?", ha denunciato l'uomo.

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