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Corea del Nord, crolla tunnel in sito nucleare: “200 morti, paura per fuga radioattiva”

Secondo quanto riporta l’agenzia sudcoreana Yonhap l’incidente sarebbe avvenuto il 10 ottobre scorso durante i lavori di scavo di un’altra galleria. Si ritiene che la sciagura sia stata in qualche modo provocata da uno degli ultimi test nucleari attuati da Pyongyang.
A cura di Susanna Picone
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Drammatico incidente lo scorso 10 ottobre in Corea del Nord. Un tunnel del sito nucleare di Punggye-ri, quello che ha ospitato i test del settembre scorso voluti da Kim Jong-un, sarebbe crollato causando la morte di circa duecento persone. A riportare la notizia – giorni dopo l’incidente – è l'agenzia sudcoreana Yonhap, secondo cui il dramma sarebbe avvenuto durante i lavori di scavo di un'altra galleria. Secondo l’Agenzia meteorologica della Corea del Sud le immagini satellitari mostrano che nell’area si è creato un cratere largo 60-100 metri. I nordcoreani starebbero realizzando nuovi tunnel sotterranei per spostare di qualche chilometro il luogo dei test, ma la struttura sarebbe stata indebolita dalle esplosioni nucleari e non avrebbe sopportato i nuovi scavi. La notizia dell'incidente riaccende ora i timori sulla fuga di pesante radioattività. Le informazioni su quanto accaduto in Corea del Nord sono comunque ancora adesso poche e frammentarie.

La notizia riportata su media sudcoreani e giapponesi – Secondo la tv giapponese, le persone rimaste intrappolate erano un centinaio e altrettanti sarebbero i soccorritori accorsi nel tentativo di portare in salvo qualcuno, quando un’altra ala del tunnel sarebbe crollata uccidendo tutti. Secondo questa ricostruzione, dunque, le prime 100 vittime sarebbero morte in seguito al crollo del tunnel, mentre altre 100 persone sarebbero morte successivamente nel tentativo di soccorrere i colleghi. Anche la rete televisiva giapponese Tv Asahi, che cita fonti anonime, segnala che si sta valutando se vi siano state dispersioni di materiali radioattivi.

Sciagura provocata dai test nucleari – L'incidente si ritiene sia effetto della più forte delle detonazioni (la sesta) del test nucleare effettuato all'inizio di settembre da Pyongyang, che avrebbe indebolito sottosuolo e sovrastante monte Mantap. L'esplosione, misurata in circa 150 chilotoni e pari a 10 volte il quinto test, fu sufficiente a creare un terremoto di magnitudo 6,3. Gli scienziati avevano già messo in guardia dai seri pericoli di collasso in qualsiasi momento della struttura, fortemente provata e e resa instabile dalle sei esplosioni.

La Corea del Nord ha condotto sei test nucleari dal 2006, utilizzando sempre il sito di Punggye-ri, che si trova in un territorio montuoso nel nord-est del Paese. Esperti hanno confermato l’esistenza di una serie di tremori e frane vicino al sito.

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