269 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Coppia di anziani massacrati in giardino a Cison di Valmarino, fermato il presunto assassino

Un uomo di 35 anni residente nello stesso borgo in provincia di Treviso è il principale sospettato di aver commesso il delitto.
A cura di Davide Falcioni
269 CONDIVISIONI
Immagine

S.P., un uomo di 35 anni, è stato tratto in arresto la scorsa notte con l'accusa di aver ucciso lo scorso primo marzo Loris Nicolasi e Anna Maria Niola: i due anziani sono stati trovati senza vita nel giardino della loro casa a Cison Di Valmarino, in provincia di Treviso. Stando a quanto appreso dall'Ansa, il presunto assassino vive nella stessa città ma è stato bloccato in un comune poco distante, Refrontolo, dove ha la residenza. Il delitto sarebbe maturato per ragioni economiche. Il provvedimento di fermo, firmato dal pubblico ministero Davide Romanelli, è stato notificato al 35enne stamane, nella caserma del Comando Provinciale di Treviso, dove era stato portato nella notte. L'uomo è stato poi trasferito in carcere, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Anna Maria Niola, 69 anni, e Loris Nicolasi, 72, sono stati uccisi con ferocia, a colpi di spranga e coltello, quindi lasciati morire sul prato dietro la loro abitazione, una zona di campagna a a Rolle di Cison di Valmarino (Treviso). Il killer ha colpito l'uomo con molti fendenti, tra cui quello mortale che lo ha raggiunto al collo. Si era accanito meno sulla moglie, dandole una sola coltellata fatale al torace. Sulle braccia dell'uomo e della donna e erano stati riscontrati i segni tipici di un tentativo di difesa. A scoprire i cadaveri era stata la figlia Katiuscia, al rientro a casa dal lavoro pomeridiano. La donna aveva trovato l'abitazione a soqquadro e i corpi dei genitori riversi nel giardino, a poca distanza l'uno dall'altro.

Alberto Furlanetto, l'anatomopatologo che il 5 marzo aveva svolto l'autopsia, dalle modalità del duplice omicidio aveva ipotizzato che il vero scopo dell'aggressione fosse stato, probabilmente, Loris Nicolasi, ex bidello che dopo la pensione aveva gestito per un po' un'osteria in paese. Secondo il medico, inoltre, la quantità di colpi inferti all'uomo, quasi tutti portati con estrema violenza, avrebbe richiesto all'assassino un tempo piuttosto lungo, incompatibile con la dinamica di una semplice rapina poi degenerata, anche perché dalla casa, trovata nel classico disordine lasciato da chi cerca qualcosa da rubare, non era stato portato via niente.

269 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views